Dopo aver lanciato con successo progetti di accumulo di energia con batterie agli ioni di sodio che bilanciano la rete elettrica a livello di rete livello di reteè stata inaugurata in Cina la prima impresa di batterie ibride di questo tipo.
Si tratta di celle agli ioni di sodio e al litio, che sfruttano i punti di forza intrinseci di entrambe le chimiche. Il progetto di accumulo di energia nella provincia dello Yunnan offre una capacità di 400 MWh per immagazzinare l'energia intermittente dei parchi eolici e solari della Southern Power Grid, aiutando ad evitare il tipo di stress del sistema da parte delle rinnovabili che potrebbe aver portato ai blackout nell'Europa meridionale non molto tempo fa.
Le batterie agli ioni di sodio utilizzate nell'ESS ibrido litio-sodio sono fornite da HiNa, che sostiene che la sua ultima generazione di celle ad alta capacità ha una velocità di risposta sei volte superiore alla tipica batteria al sodio, un'impresa importante quando si deve bilanciare la volatilità degli input delle rinnovabili.
I progetti di accumulo di energia utilizzano in genere solo batterie al litio-ferro-fosfato (LFP) del tipo che si trova nelle popolari centrali elettriche mobili, come Anker Solix C1000. Le batterie al sodio, tuttavia, sono molto più economiche, più sicure, con un'uscita più rapida e una maggiore conservazione della capacità a temperature estreme, rendendo di conseguenza un ESS ibrido più resiliente e conveniente.
"Si tratta del primo sistema di accumulo energetico composito multi-potenza al sodio-ione al mondo", spiega HiNa, e afferma che per il progetto è stato necessario sviluppare un convertitore di potenza dedicato a livello di rete, adattato alle specifiche delle batterie al sodio.
La prima stazione di accumulo di energia al sodio-litio ad alta capacità per l'utilizzo in rete ha richiesto solo 0,012 miglia quadrate per essere installata e consente di far passare 580 milioni di kWh all'anno attraverso il sistema, il che equivale ad alimentare 270.000 famiglie con un massimo del 98% di energia rinnovabile durante l'anno.
L'ESS al sodio-litio offre 200 MW di produzione stabile e il suo scopo è quello di bilanciare la volatilità dei picchi di produzione degli oltre 30 impianti eolici e solari della zona, con regolazioni minime delle modalità di carica e scarica a seconda dell'input di energia rinnovabile. Il sistema è in prova di capacità di rete da marzo e ora è stato certificato per il funzionamento come il primo ESS ibrido su larga scala con batterie agli ioni di sodio e al litio.
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