Rivian R2 avvistato al Supercharger Tesla con porta NACS nativa in vista del lancio nel 2026

Un nuovo avvistamento del prossimo SUV R2 di Rivian è stato condiviso su X da @RivianUpdates e accreditato a @Chrisediting. Le foto hanno rivelato che la R2 ha una porta di ricarica NACS nativa sul lato posteriore del guidatore, lo stesso posizionamento che si trova sui modelli Tesla. Ciò significa che la R2 sarà in grado di utilizzare direttamente i Supercharger Tesla, senza bisogno di un adattatore.

L'inizio della produzione del SUV è previsto per la prima metà del 2026, con un prezzo base di circa 45.000 dollari. Il produttore di EV ha progettato la R2 per raggiungere un mercato più ampio rispetto ai più costosi camion R1T e SUV R1S.

Secondo le tempistiche di produzione della casa automobilistica, l'installazione dell'equipaggiamento dovrebbe iniziare nel terzo trimestre del 2025, seguita da test e convalida.

Finora, i proprietari di R1 si affidavano ad adattatori NACS-CCS per utilizzare i Supercharger di Tesla, rendendo questo il primo modello Rivian avvistato con una porta NACS integrata.

L'analista Andres Sheppard di Cantor Fitzgerald ha notato che si prevede che la produzione di R2 costerà meno della metà per unità rispetto alla linea R1. Tuttavia, sebbene Rivian punti a 45.000 dollari per l'allestimento base, potrebbe inizialmente lanciare una versione di prezzo superiore, simile alla strategia di lancio di Lucid per il SUV Gravity.

Rivian si sta anche muovendo completamente verso l'adozione del NACS. Nel luglio 2024, l'azienda ha annunciato che tutti i modelli R1 2026 saranno dotati di porte NACS native, mentre i Quad-Motor R1 saranno forniti con un adattatore CCS in omaggio. I punti di ricarica appariranno direttamente nel sistema di navigazione di Rivian, mostrando i dettagli sulla velocità e sulla disponibilità. I conducenti potranno collegarsi e ricaricare con fatturazione automatica, proprio come i proprietari di Tesla.

Rivian ha recentemente ha aperto i lavori per la costruzione di uno stabilimento da 5 miliardi di dollari in Georgiala cui apertura è prevista per il 2028.