3D XPoint: recensione della Memoria Intel Optane

Per la recensione originale in Tedesco, guardate qui.

La Memoria Optane è il primo prodotto Intel basato sull'XPoint 3D che è disponibile per consumatori finali. La nuova tecnologia di archiviazione era stata creata in cooperazione con Micron e, diversamente dalla memoria NAND, non era basata su vari livelli di voltaggio, ma su modifiche della resistenza elettrica. Forzando l'effetto campo del transistor si ottiene un numero di transistor più elevato e una velocità di trasferimento più veloce - almeno in teoria. 

Abbiamo dato uno sguardo alle prestazioni della Memoria Optane come classico dispositivo di archiviazione invece che come cache, con lo scopo di fare una analisi dei suoi possibili futuri utilizzi come concorrente di un SSD. Intel stessa ha spinto per usarla come cache. Troverete i nostri consueti grafici con risultati dettagliati dei nostri tests alla fine di questa recensione.

La memoria Intel Optane è un modulo di archiviazione M.2-2280 collegato tramite due PCIe 3.0 e NVMe. Il chip è largo 22 mm (~0.86 in) e lungo 80 mm (~3.15 in). I requisiti di sistema Intel sono relativamente elevati, quindi supporto solo la settima generazione di processori Intel. Potete trovare una lista dettagliata qui. I chips possono essere da 16 o 32 gigabyte ed attualmente costano tra $45 ed $80.

Abbiamo testato la Memoria Optane in vari modi focalizzandoci in particolare sui synthetic benchmarks contro gli SSDs M.2, che sono i competitors diretti della Memoria Optane per i consumatori finali. Vorremmo evidenziare le differenze tra i cosiddetti accessi sequenziali e casuali: la lettura e scrittura sequenziale avviene "in un colpo solo", ad esempio nella lettura e scrittura di files grandi contenenti film. In parole povere, il file non deve essere cercato e di conseguenza riesce ad avere valori di trasferimento dati molto elevati. In pratica, queste operazioni random con files più piccoli sono molto più comuni - ecco perché gli SSDs sembrano accelerare così tanto i sistemi. Nel peggiore dei casi, un hard drive convenzionale deve muovere la sua testina di lettura su tutto il dispositivo magnetico, solo per accedere ad un certo file.

Guardando i valori di trasferimento dati sequenziali, la Memoria Intel Optane ha fatto un lavoro relativamente peggiore. Sia l'AS SSD che il CrystalDiskMark 3.0 mostrano una netta deficienza nei valori di scrittura: il valore di scrittura massimo di circa 300 MByte/s è inferiore alla concorrenza M.2 PCIe ed anche i modelli con connessione SATA riescono ad offrire performance migliori. La lettura sequenziale è molto più veloce con la Memoria Optane, ma la sua velocità comunque non è molto competitiva.

La lettura e scrittura random mostrano l'esatto opposto: il nostro dispositivo di test da 32-GB ha avuto valori di trasferimento molto alti, sebbene questo dipende anche da quale benchmark si usa. Con l'AS SSD, il dispositivo è stato appena avanti alla concorrenza nella scrittura di files 4K, mentre i valori di lettura sono stati 5 volte superiori. Il CrystalDiskMark 3.0 ha confermato questi risultati. Abbiamo notato che i valori di scrittura sequenziale massimi dell'Optane sono stati quasi equivalenti a quelli delle operazioni random, il che è molto insolito nei normali SSDs. Questo comporta ancora una attesa lunga - almeno per i valori di scrittura.