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Microsoft termina il supporto tecnico basato sulla Cina per i sistemi cloud del Dipartimento della Difesa

Microsoft termina il supporto basato sulla Cina per i servizi cloud del Pentagono dopo il contraccolpo sulla sicurezza (Fonte: Microsoft)
Microsoft termina il supporto basato sulla Cina per i servizi cloud del Pentagono dopo il contraccolpo sulla sicurezza (Fonte: Microsoft)
Un rapporto investigativo ha costretto il gigante del software e il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti a chiudere una scappatoia decennale che permetteva agli ingegneri in Cina di risolvere i problemi delle reti militari.

Microsoft non consentirà più https://www.reuters.com/world/us/microsoft-stop-using-engineers-china-tech-support-us-military-hegseth-orders-2025-07-18/ Al personale cinese di fornire assistenza tecnica ai progetti cloud del Dipartimento della Difesa. La decisione fa seguito a un'inchiesta di ProPublica https://www.propublica.org/article/microsoft-digital-escorts-pentagon-defense-department-china-hackers che ha rivelato che l'azienda si è affidata tranquillamente a ingegneri con sede in Cina, supervisionati da "scorte digitali" statunitensi, per mantenere in funzione i sistemi sensibili del Pentagono.

Il responsabile delle comunicazioni Frank Shaw ha scritto su X che Microsoft ha "apportato delle modifiche... per assicurare che nessun team di ingegneri con sede in Cina fornisca assistenza tecnica" al Pentagono. Shaw ha aggiunto che l'azienda continuerà a modificare i suoi protocolli di sicurezza in collaborazione con i partner della sicurezza nazionale.

Il reportage di ProPublica ha descritto in dettaglio il modello di scorta. Una scorta ha raccontato all'outlet che i cittadini statunitensi con autorizzazioni di sicurezza monitoravano il lavoro degli ingegneri stranieri, ma spesso non avevano la profondità tecnica per individuare il codice maligno. Molti monitor guadagnavano poco più del minimo sindacale, mentre supervisionavano colleghi con competenze di codifica molto più elevate.

Il senatore Tom Cotton ha chiesto al Segretario della Difesa Pete Hegseth un elenco di appaltatori che impiegano personale cinese e i registri di formazione relativi al programma di scorta, avvertendo che le capacità informatiche di Pechino sono tra le minacce più pericolose per gli Stati Uniti. Hegseth ha risposto ordinando una revisione di due settimane di ogni contratto cloud e dichiarando: "La Cina non avrà più alcun coinvolgimento nei nostri servizi cloud, con effetto immediato".

Gli specialisti della sicurezza hanno sottolineato che, anche in assenza di prove di spionaggio, permettere agli appaltatori stranieri di toccare infrastrutture classificate crea un'ovvia superficie di attacco. Hanno esortato il Pentagono a verificare ogni sistema a cui i team stranieri hanno avuto accesso, notando che una porta secondaria trascurata può minare una rete altrimenti protetta.

La revisione del Pentagono dovrebbe concludersi all'inizio di agosto. I suoi risultati determineranno se sono necessarie ulteriori restrizioni - o riforme più ampie dei contraenti - per proteggere i carichi di lavoro militari nel cloud.

Fonte(i)

Reuters (in inglese) & ProPublica (in inglese)

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Nathan Ali, 2025-07-21 (Update: 2025-07-21)