Il DART (Double Asteroid Redirection Test) della NASA era una missione progettata per testare come un veicolo spaziale può reindirizzare un asteroide. Nel 2022, DART ha raggiunto il suo obiettivo, scontrandosi con successo con l'asteroide Dimorphos. DART, tuttavia, aveva un piccolo satellite compagno chiamato LICIACube (Light Italian CubeSat for Imaging Asteroids). L'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) ha fornito questo piccolo satellite per catturare immagini dell'asteroide dopo la collisione.
L'11 settembre 2022, quindici giorni prima della collisione di DART con Dimorphos, LICIACube si è staccato da DART. Il piccolo satellite era pronto a scattare foto della collisione circa due minuti e 40 secondi dopo l'impatto. Muovendosi all'incredibile velocità di 15.000 mph (24.000 km/h), LICIACube ha avuto solo 60 secondi per scattare foto dell'asteroide. Durante il passaggio, ha scattato circa un'istantanea ogni tre secondi.
Gli scienziati hanno pubblicato i loro risultati nel Planetary Science Journal il 21 agosto, dopo aver analizzato la serie di immagini. I risultati hanno rivelato che Dimorphos ha rilasciato una quantità di detriti stimata in 16 milioni di chilogrammi (35,3 milioni di libbre) a causa dell'impatto. Si tratta di circa 30.000 volte il peso della navicella stessa.
I detriti hanno formato una nube spessa con parti interne opache. Ciò ha suggerito che la nube conteneva soprattutto particelle di grandi dimensioni. Gli studi hanno dimostrato che i detriti hanno modificato la traiettoria dell'asteroide molto più di quanto abbia fatto l'impatto di DART.
Mentre le precedenti osservazioni a terra e spaziali degli effetti post-collisione su Dimorphos provenivano da milioni di chilometri di distanza, LICIACube ha offerto la più vicina finora. L'immagine più vicina scattata dal piccolo satellite era a soli 53 miglia (85,3 chilometri) di distanza.
Gli scienziati si aspettano che molti degli asteroidi vicini alla Terra abbiano una struttura a "mucchio di macerie" simile a quella di Dimorphos. Quindi, svelare ulteriormente questa missione sarebbe fondamentale per costruire veicoli spaziali in grado di deviare gli asteroidi dalla Terra. L'astronave Hera dell'ESA arriverà sul posto alla fine del 2026 per effettuare un ulteriore esame dell'impatto DART-Dimorphos.
Fonte(i)
Il giornale di scienze planetarie via NASA
Fonte dell'immagine: NASA (linkato sopra)
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