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Primo teardown per il mini PC da gioco GPD Win Max: SSD sostituibile e RAM saldata

Piccolo, potente e ben ingegnerizzato
Piccolo, potente e ben ingegnerizzato
GPD, noto anche come GamePad Digital, è una società cinese focalizzata sullo sviluppo di dispositivi portatili, come mini laptop Windows, UMPC e console di gioco portatili Android. Con Win Max, l'azienda ha presentato un dispositivo da gioco con integrato un joypad e componenti hardware di fascia alta.

Nelle scorse ore, i colleghi di Lilputing, hanno avuto la possibilità di analizzare da vicino il mini computer da gioco Win Max di GPD. Si tratta di una soluzione estremamente compatta equipaggiata con un processore Intel Core i5-1035G7 (4C/8T) abbinato a 16 GB di memoria LPDDR4 e un veloce SSD PCIe NVMe 2280 da 512 Gigabyte. Presente inoltre un connettore aggiuntivo SATA3 in grado di ospitare un ulteriore HDD o SSD da 2.5". GPD Win Max si affida alla grafica integrata Intel Iris Plus Graphics 940, con 64 EU, in grado di riprodurre tutti i contenuti in maniera fluida sul display touchscreen da 8 pollici con risoluzione 1280 x 800 pixel.

Per accedere alla componentistica interna è necessario svitare le viti posizionate nella zona inferiore del dispositivo, sganciare con molta attenzione le linguette in plastica e rimuovere così la cover. A giudicare dalle immagini condivise sul profilo Twitter, la batteria è posizionata direttamente sulla scocca rendendo le operazioni più complicate del previsto. Il PCB, come è lecito aspettarsi considerate le dimensioni del computer, appare piuttosto ricco di componenti con alcuni di essi addirittura saldati; stando a quanto riportato, i banchi di memoria non sarebbero sostituibili mentre l'unità di archiviazione può essere rimpiazzata con soluzioni analoghe.

La zona centrale è interamente dedicata al sistema di raffreddamento caratterizzato dalla presenza di due ventole radiali dedicate al processore della famiglia Ice Lake. Sebbene il sistema dissipazione possa sembrare sovradimensionato alle specifiche del sistema, ricordiamo che l'utente ha la possibilità di agire direttamente sul TDP del processore aumentandone le prestazioni e chiaramente il calore prodotto.

Nel complesso, a giudicare dalle immagini, crediamo che il produttore abbia eseguito un eccellente lavoro di progettazione ma solo i primi test potranno confermare o smentire le nostre ipotesi.

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Luca Rocchi, 2020-05-15 (Update: 2020-05-15)