Previsto un corposo aumento di tasse in India: nuove correzioni per i prezzi degli smartphone

L'aumento della tassazione giunge sul mercato indiano in un periodo decisamente sfavorevole, caratterizzato da un continuo deprezzamento dei tassi di cambio e dalla spietata concorrenza di tutti i maggiori produttori di telefonia. Il conseguente aumento dei prezzi potrebbe pertanto finire esclusivamente a carico dei consumatori, in quanto i produttori potrebbero non essere in grado di ammortizzare l'aumento dei prezzi imposti dal Governo.

Secondo il Vicepresidente di Xiaomi India, Manu Kumar Jain, l'aumento dell'aliquota fiscale potrebbe essere dannosa alla crescita dell'industria degli smartphone e controproducente per il Governo indiano. Inoltre, ha esortato il Governo a riconsiderare la mossa a causa delle continue ripercussioni legate al deprezzamento della Rupia indiana nei confonti del Dollaro (US). Un altro aspetto che potrebbe rallentare l'economia del paese è legato ai timori del contagio del COVID-19, una minaccia mondiale per numerosi paesi.

La revisione della tariffa entrerà in vigore a partire dal prossimo 1° aprile e resta da capire se il Governo apporterà qualche revisione alla bozza di legge prima dell'effettiva ammissione. Rimaniamo in attesa anche di capire come i vari OEM di smartphone risponderanno all'aumento delle tariffe e quali saranno le nuove strategie adottate.

We understand that one of the logic being put forward is that the industry is suffering from inverted GST! Instead of correcting this wrong by rationalizing GST on parts, components and inputs of mobile phones, a bizarre move to increase GST on the final product is now being considered. Mobile Phones is the only sector that has performed under flagship ‘Make In India’ program of the government. Hence, any change in the GST will be detrimental to the consumer sentiment which in turn can impact domestic manufacturing activity.