La Commissione Federale per le Comunicazioni ha in programma di di votare nuove regole volte a proteggere i collegamenti di comunicazione sottomarini degli Stati Uniti dalle interferenze straniere, accelerando al contempo i lavori di riparazione nazionali e l'espansione dell'infrastruttura guidata dall'AI. Il presidente Brendan Carr ha inquadrato l'iniziativa come una risposta alla "proprietà, all'accesso e alle minacce fisiche e informatiche di avversari stranieri", con la Cina citata più volte come preoccupazione principale.
La proposta combina incentivi per i fornitori affidabili e disincentivi per la tecnologia ad alto rischio. Le richieste di licenza che soddisfano criteri di sicurezza rigorosi verrebbero automaticamente esentate dalla lunga revisione del Team Telecom. Allo stesso tempo, i cavi che si basano su apparecchiature di aziende già considerate minacce per la sicurezza nazionale - Huawei, ZTE, China Telecom, China Mobile e altre - subirebbero una presunzione di rifiuto, nuovi requisiti di cybersicurezza e di sicurezza fisica e limiti agli accordi di affitto di capacità.
Due linee di fibra ottica del Mar Baltico sono state interrotte alla fine del 2024, un incidente che gli investigatori ritengono sia stato un sabotaggio intenzionale da parte di una nave da carico di passaggio. Taiwan ha riferito che due navi cinesi hanno tagliato gli unici cavi che servono le Isole Matsu nel 2023, e sospetti attacchi Houthi hanno interrotto tre linee del Mar Rosso all'inizio dello scorso anno. Questi incidenti mettono in evidenza quelli che Carr ha definito gli "eroi non celebrati delle comunicazioni globali": oltre 400 cavi sottomarini che trasportano circa il 99% del traffico internet internazionale.
La diffidenza di Washington nei confronti delle apparecchiature di telecomunicazione cinesi si è sviluppata per anni. Le apparecchiature di Huawei e ZTE sono state bandite dalle reti terrestri statunitensi nel 2019, ma il Pentagono ha notato nel 2024 che evitare completamente il più grande fornitore di telecomunicazioni al mondo rimane difficile. Complicazioni simili sono probabili per i sistemi sottomarini, dove le aziende cinesi sono già radicate e la catena di fornitura è globale.
Se adottate, le regole della FCC rivedranno un regime di licenze che ha annullato quattro proposte di collegamenti con Hong Kong dal 2020. L'agenzia chiederà anche un commento pubblico su ulteriori misure, tra cui standard obbligatori di cybersecurity e ulteriori restrizioni sulle apparecchiature di fornitori inseriti nella lista nera. Il voto è previsto alla prossima riunione aperta della Commissione.
Fonte(i)
Reuters (in inglese)
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