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I teardown del Galaxy Note20 svelano un'interessante differenza sul sistema di raffreddamento tra le versioni Snapdragon ed Exynos

Il pad termico in grafite (Image Source: iFixit)
Il pad termico in grafite (Image Source: iFixit)
I Galaxy Note20 sembrano ormai nell'occhio del ciclone; dopo i test di resistenza e quelli di caduta è giunta l'ora anche dei primi teardown dai canali specializzati del settore. Sia iFixit sia JerryRigEverything hanno sbudellato Galaxy Note20, rivelando importanti differenze sotto il profilo del raffreddamento, infatti secondo quanto emerso sarebbero in circolazioni versioni dotate di vapor chamber in rame o pad termico in grafite.

Il teardown di iFixit pubblicato durante la scorsa settimana si focalizza principalmente sulle differenze interne rilevate tra Galaxy Note20 e Galaxy Note20 Ultra. Lo youtuber, come da tradizione, assegna un punteggio di riparabilità ad entrambi i dispositivi evidenziando come riparare Galaxy Note20 sia leggermente più facile della variante Ultra, complice la presenza di una back cover in plastica meno prona alle rotture in caso di sollecitazioni. In ogni caso il giudizio complessivo di entrambi i dispositivi è piuttosto insufficiente e di appena 3 punti su 10.

L'aspetto più interessante tuttavia risiede nella tipologia del sistema di dissipazione del calore, in quanto alcune varianti sono equipaggiate con un sistema a camera di vapore realizzata in rame mentre altre adottano un più classico pad termico in grafite. Un più recente video di JerryRigEverything, sempre a riguardo di Galaxy Note20 Ultra, conferma l'assenza del mini blocco in rame sulla versione presa in esame senza però riuscire a risalire alla strategia o motivazione che ha spinto Samsung ad utilizzare sistemi di raffreddamento differenti.

Secondo il team di esperti di iFixit, con un'implementazione a regola d'arte le differenze prestazionali tra vapor chamber e grafite sarebbero minime. Inoltre, è importante anche precisare, che la presenza di calore sulla superficie posteriore del dispositivo non significa necessariamente che il SoC si stia surriscaldando, ma è una chiara indicazione che il calore prodotto dal processore è efficacemente trasferito lontano da esso. 

Sebbene al momento non sia chiaro come identificare le versioni, recenti rumor suggeriscono che la variante Qualcomm potrebbe avere il raffreddamento a vapor chamber in rame, mentre quella Exynos potrebbe adottare il pad termico in grafite. Non è la prima volta che assistiamo ad una strategia di multi sourcing da Samsung e, considerati gli enormi volumi di produzione, non ci sorprende sapere che il produttore si rifornisca da aziende differenti per la propria componentistica interna. 

Non ci rimane che attendere qualche ulteriore analisi approfondita per conoscere più in dettaglio le differenze e magari le prestazioni di entrambi i SoC con i medesimi sistemi di dissipazione. Di seguito vi riportiamo entrambi i video:


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Luca Rocchi, 2020-08-28 (Update: 2020-08-28)