Gli orologi di Marte sono più veloci di 477 microsecondi rispetto a quelli della Terra; ecco perché l'esplorazione futura deve compensarlo

Il miliardario Elon Musk ha l'ambizione di creare una colonia su Marte. Secondo Neil Ashby e Bijunath R. Patla, una delle cose che i colonizzatori dovranno affrontare è il modo in cui vedono il tempo. I due fisici hanno pubblicato le loro scoperte che dimostrano che gli orologi terrestri, se portati sul Pianeta Rosso, funzionano 477 microsecondi più velocemente.

Perché gli orologi di Marte sono più veloci

Ashby e Patla hanno scoperto che la differenza nell'avanzamento del tempo è causata dalla gravità più debole di Marte e dalla sua orbita unica. Lo sostengono con la teoria della relatività generale, che implica che gli orologi corrono più velocemente nei campi gravitazionali più deboli.

Gli scienziati, tuttavia, tengono conto anche degli effetti dell'orbita ellittica di Marte e delle spinte gravitazionali provenienti da altre parti del sistema solare. La combinazione di questi fattori fa variare il tempo sul pianeta di ±226 microsecondi al giorno.

Perché la differenza è importante per le missioni su Marte

Quando si pianificano i programmi di esplorazione, l'accuratezza della navigazione è fondamentale. Gli ingegneri di missione devono anche sincronizzare le operazioni tra la Terra e il Pianeta Rosso. Per questo motivo, le campagne di esplorazione devono compensare il ritardo dell'orologio marziano quando elaborano i requisiti di temporizzazione.

Per esempio, le reti 5G sulla Terra devono essere precise al decimo di microsecondo. Quando si costruisce un'infrastruttura destinata a Marte, compresi i rover autonomi e le reti di posizionamento di tipo GPS, i pianificatori devono rispettare tolleranze altrettanto rigide. Lo studio sottolinea che non tenere conto della differenza di tempo potrebbe portare a errori operativi critici.