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Elon Musk conferma i piani di SpaceX per i centri dati orbitali

Confronto delle dimensioni delle diverse versioni dei satelliti SpaceX Starlink (Fonte: SpaceX)
Confronto delle dimensioni delle diverse versioni dei satelliti SpaceX Starlink (Fonte: SpaceX)
Elon Musk ha confermato che SpaceX ha in programma di costruire dei centri dati spaziali scalando i suoi satelliti Starlink V3. Con una capacità di 1 Tbps e lanci previsti già nel 2026, Starlink potrebbe presto evolversi da fornitore di banda larga a infrastruttura cloud orbitale.

Mentre l'AI continua a spingere la domanda globale di infrastrutture informatiche, alcuni dei più grandi nomi dell'industria tecnologica stanno guardando oltre la Terra per trovare soluzioni. L'idea dei centri dati spaziali - un tempo un concetto speculativo - sta ora prendendo piede. Dopo il recente interesse pubblico da parte di Jeff Bezos di Amazon e dell'ex CEO di Google Eric Schmidt, Elon Musk ha ora confermato che SpaceX sta esplorando i centri dati orbitali - utilizzando i satelliti Starlink V3 di prossima generazione dell'azienda come base.

Sui social media, Musk ha indicato che SpaceX perseguirà i centri dati spaziali, suggerendo che il potenziamento dei prossimi satelliti Starlink V3 dell'azienda - ciascuno dotato di collegamenti laser ad alta velocità - potrebbe rendere il concetto fattibile. "SpaceX farà questo", ha scritto Musk https://x.com/elonmusk/status/1984249048107508061segnalando l'intenzione di trasformare la rete Internet globale di Starlink in un'infrastruttura dorsale per il cloud computing orbitale.

L'attrattiva potenziale è chiara: l'energia solare nello spazio è abbondante e gratuita, ed elimina l'uso del suolo e le preoccupazioni ambientali legate ai centri dati terrestri. I critici, tuttavia, sostengono che i costi e gli ostacoli tecnici per la costruzione e l'alimentazione di queste enormi piattaforme orbitali rimangono scoraggianti.

I satelliti Starlink V3 di SpaceX rappresentano un salto significativo nella capacità. Mentre gli attuali mini Starlink V2 raggiungono un massimo di circa 100 Gbps, i satelliti V3 dovrebbero fornire fino a 1 Tbps per unità. In confronto, Viasat-3 di Boeing - un altro satellite di classe 1 Tbps - ha richiesto quasi un decennio e centinaia di milioni per essere sviluppato. SpaceX punta a lanciare 60 satelliti Starlink V3 ad alta capacità per volo Starship già nel 2026.

Analisti come Caleb Henry di Quilty Space suggeriscono che la scala e l'efficienza dei lanci di Starlink V3 potrebbero portare SpaceX molto avanti in questo segmento emergente. "Nessun altro nel resto dell'industria satellitare si avvicina a questa quantità di capacità", ha detto Henry.

Tuttavia, SpaceX ha una storia di trasformazione dello scetticismo in successo. Lo stesso Starlink, un tempo considerato troppo ambizioso, oggi fornisce banda larga a milioni di persone in tutto il mondo. Se Musk applica la stessa scala ingegneristica ed economica all'infrastruttura di calcolo, il centro dati spaziale potrebbe passare da sogno futuristico a realtà operativa.

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Andrew Sozinov, 2025-11- 1 (Update: 2025-11- 1)