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Scaduta la licenza temporanea che permetteva ad alcune aziende americane di lavorare con Huawei: cosa succede adesso?

Quali saranno i risvolti? (Image Source: hwupgrade)
Quali saranno i risvolti? (Image Source: hwupgrade)
Negli scorsi giorni ci sono stati diversi sviluppi riguardanti il ban di Huawei che potrebbero significare nuove grane per i proprietari degli smartphone del marchio cinese, anche quelli precedenti alle sanzioni come, ad esempio, P30 Pro che beneficiava dei servizi GMS di Google. Secondo quanto riportato, sarebbe ormai scaduta la licenza temporanea generale (TGL) che consentiva ad alcune aziende americane di continuare a lavorare con Huawei per garantire il supporto software ai prodotti commercializzati.

Il rilascio della licenza temporanea generale (TGL) avrebbe dovuto consentire agli operatori di rete americani di sostituire, con l'aiuto economico del governo, tutte le apparecchiature di rete di Huawei disseminate sul territorio e di continuare a fornire supporto software a tutti quei dispositivi già presenti sul mercato. Se da un lato il finanziamento economico governativo non sarebbe mai arrivato, dall'altro Google e numerose aziende sarebbero riuscite a fornire un supporto software costante al produttore cinese. 

Allo stato attuale sia il governo americano sia Huawei non hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali sull'argomento e pertanto non è ancora chiaro come evolverà la situazione. Un portavoce di Google ha già confermato al Washington Post che senza la licenza TGL sarà impossibile per BigG operare con Huawei e fornire quindi nuove versioni del sistema operativo Android per i vecchi smartphone e tablet Huawei. 

Quali sono i possibili scenari? Nonostante sia difficile immaginare i risvolti di questa situazione, ci sono diversi scenari che possiamo delineare; se da un lato il governo americano potrebbe decidere di rinnovare la licenza, dall'altro si potrebbe decidere di limitare gli aggiornamenti alle sole patch di sicurezza o di rimuovere completamente il supporto lasciando quindi tutto nelle mani di Huawei. Se così fosse, il produttore cinese si ritroverebbe con diverse gatte da pelare e nella necessità di sviluppare autonomamente gli aggiornamenti alle nuove versioni di Android. 

Ricordiamo che il ban da parte del governo Trump è stato esteso sino a maggio 2021 e, nelle scorse settimane, sono stati vietati anche i rapporti con le fonderie. Insomma la situazione di Huawei sembra essere piuttosto critica e non ci rimane che attendere le dichiarazioni del governo USA che dovrebbero arrivare nel corso delle prossime ore.

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Luca Rocchi, 2020-08-17 (Update: 2020-08-17)