Il dibattito sulla fattibilità di Xbox Game Pass è stato acceso, con l'ex Direttore Generale di Xbox Game Studios Shannon Loftis che ha espresso le sue preoccupazioni tra le tonnellate di veterani del settore che mettono in dubbio le conseguenze a lungo termine del servizio di abbonamento sugli sviluppatori e sulla qualità generale dei giochi.
Shannon Loftis si è ritirata da Microsoft come Direttore Generale di Xbox nel 2022, dopo 30 anni di lavoro presso l'azienda. Di recente ha risposto alle critiche più severe dell'ex vicepresidente senior del marketing e delle comunicazioni globali di Bethesda, Pete Hines.
Hines ha sostanzialmente criticato Game Pass, sostenendo che si tratta di un modello insostenibile senza un adeguato supporto per gli sviluppatori di giochi e che rischia di svalutare i giochi a lungo termine.
In una recente intervista con DBLTAPhines ha dichiarato candidamente:
"Gli abbonamenti sono diventati la nuova parola di quattro lettere, giusto? Non è più possibile acquistare un prodotto. Quando si parla di un abbonamento che si basa sui contenuti, se non si capisce come bilanciare le esigenze del servizio e delle persone che gestiscono il servizio con quelle delle persone che forniscono i contenuti, senza i quali l'abbonamento non vale un fico secco, allora si ha un vero problema"
Le attuali tendenze dell'industria dei giochi e l'ecosistema Game Pass stanno "danneggiando molte persone", compresi gli sviluppatori, perché non riescono a compensare adeguatamente gli sviluppatori, il che potrebbe inevitabilmente portare a una ricaduta più ampia del settore se il sistema continua a dare priorità alla crescita rispetto alla sostenibilità degli sviluppatori.
All'inizio dell'agosto 2025, anche l'ex capo di PlayStation Shawn Layden ha condiviso sentimenti simili riguardo a Game Pass, etichettandolo come "cattivo per gli affari" e accusando il modello di trasformare gli sviluppatori in "schiavi salariali"
Shannon Loftis ha risposto alla critica di Hines su Xbox Game Pass e ha riconosciuto le sue osservazioni, affermando: "Mentre GP può vantare alcune vittorie con giochi che altrimenti sarebbero affondati sotto le onde, la maggior parte dell'adozione di giochi su GP avviene a spese dei ricavi al dettaglio, a meno che il gioco non sia stato progettato da zero per la monetizzazione post-rilascio"
Ha inoltre aggiunto che la popolarità di un gioco su Game Pass può danneggiare le sue performance di vendita complessive, in quanto gli abbonati si accontentano dell'accesso piuttosto che dell'acquisto. Questo porta gli sviluppatori a cercare di pensare a soluzioni di guadagno, implementando microtransazioni o DLC, invece di esperienze di gioco complete e autonome.
Al contrario, Game Pass ha portato al successo alcuni titoli progettati con queste idee in mente, come Call of Duty: Black Ops 6, o giochi che hanno generato un'eco al di là del servizio di abbonamento, come Hollow Knight: Silksong, entrambi lanciati come uscite day-one su Game Pass.
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