Anthropic blocca le aziende di proprietà cinese dall'utilizzo dei modelli Claude in base a nuove condizioni

Anthropic ha aggiornato https://www.anthropic.com/news/updating-restrictions-of-sales-to-unsupported-regions i suoi Termini di Servizio per bloccare l'accesso alle aziende a maggioranza o controllate da entità cinesi, definite come almeno il 50% di proprietà cinese, indipendentemente dalla sede operativa.

Anthropic cita rischi legali, normativi e di sicurezza per queste entità, tra cui le preoccupazioni per l'uso militare o di intelligence e la distillazione dei modelli. I nuovi Termini di servizio sono entrati in vigore il 5 settembre, concentrandosi sulle restrizioni basate sulla proprietà piuttosto che sulla geografia.

La restrizione riguarda tutti i modelli Claude, compreso Claude 3.5 Sonnet, e si estende agli strumenti per sviluppatori, alle filiali e alle joint venture. Separatamente, Anthropic sostiene i controlli sulle esportazioni e le valutazioni di sicurezza nazionale per i modelli avanzati di AI.

Si prevede che la nuova politica interesserà ByteDance, Tencent, Alibaba e le loro filiali e società di portafoglio, con un impatto sui ricavi stimato in poche centinaia di milioni di dollari. Sebbene le aziende cinesi abbiano già affrontato in passato blocchi tecnologici occidentali, questa è la prima restrizione basata esplicitamente sulla proprietà aziendale anziché sulla geolocalizzazione.

Le aziende hanno già risposto alla nuova politica, con la startup cinese Zhipu che ha rilasciato un toolkit di migrazione Claude-to-GLM-4.5 con commutazione "plug-and-play", supporto di contesti ampi, circa 20 milioni di token gratuiti e capacità di throughput più elevate. Anche Alibaba ha spinto la migrazione a Qwen-plus, abbinando generose quote di token e prezzi aggressivi, come ha fatto in seguito alle precedenti restrizioni di OpenAI.