il 2022 si rivela un anno difficile per i produttori di schede madri taiwanesi: le vendite sarebbero scese di 10 milioni di unità rispetto al 2021

Il mercato dei PC sta lentamente perdendo lo slancio che era stato alimentato dalla pandemia COVID-19. Ad esempio, secondo Mercury Researchle spedizioni totali di CPU x86 hanno registrato un enorme calo del 34% su base annua nel quarto trimestre del 2022 a causa della riduzione della domanda e dell'abbondanza di scorte. Anche i produttori taiwanesi di schede madri hanno registrato un forte calo nelle vendite di schede, con un totale di 10 milioni di schede madri in meno nel 2022 rispetto al 2021. Il rapporto ci arriva per gentile concessione di DigiTimes.

Secondo DigiTimesaSRock ha registrato il più grande crollo percentuale delle vendite: l'azienda è riuscita a vendere solo 2,7 milioni di unità nel 2022 rispetto ai 6 milioni del 2021, con una perdita del 55%. MSIha risentito anch'essa del crollo, con un calo del 42% delle vendite che ha portato il totale delle unità vendute nel 2022 a 5,5 milioni rispetto ai 9,5 milioni del 2021.

Allo stesso modo, ASUS ha subito pesanti perdite. Le vendite di schede dell'azienda sono scese del 25% dai 18 milioni del 2021 ai soli 13,5 milioni dello scorso anno. Infine, GIGABYTE ha subito una riduzione delle vendite del 14%, con 9,5 milioni di unità vendute nel 2022 rispetto agli 11 milioni del 2021.

Come abbiamo riportato in precedenza, Intel ha previsto un difficile primo trimestre del 2023. Sebbene AMD si trovi in una posizione migliore rispetto a Intel, l'azienda prevede una crescita solo nel secondo semestre del 2023. Per questo motivo, il 2023, almeno la prima metà, potrebbe essere difficile anche per i produttori di schede madri.

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