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Sensore senza alimentazione o batteria: L'energia proviene dall'ambiente

Un sensore invia dati, ma non ha un'alimentazione propria. (Fonte: Christine Daniloff, MIT)
Un sensore invia dati, ma non ha un'alimentazione propria. (Fonte: Christine Daniloff, MIT)
Per ottenere i valori misurati, come la temperatura attuale, non è necessario cambiare la batteria e non è necessaria un'alimentazione separata. Ciò significa che i sensori possono essere posizionati meglio e fornire dati continui.

Al MIT è stato sviluppato un sensore autoalimentato che non trae l'energia di cui ha bisogno da un cavo o da una batteria, ma dall'ambiente circostante.

Questo apre possibilità completamente nuove per il posizionamento dei sensori nella posizione più adatta. Non è necessario posare cavi aggiuntivi con la tensione corretta, né è richiesta la manutenzione con una batteria o un cambio di batteria ricaricabile.

Ad esempio, è necessario un campo magnetico, che si forma intorno ai cavi sotto tensione. Il sensore potrebbe quindi essere posizionato sul cavo che conduce a un motore elettrico.

Il campo magnetico intercettato modificherà minimamente la resistenza del cavo all'interno, ma fornirà sempre corrente per la misurazione e i valori del sensore.

Tecnologia collaudata in uso

Per il design, è stato necessario agire su tre punti in modo diverso rispetto all'alimentatore convenzionale.

Non è possibile fornire una tensione maggiore per l'avvio dell'elettronica in questo modo. I circuiti integrati e i transistor consentono di immagazzinare l'energia necessaria. Solo allora l'intero sistema si avvia.

L'energia avrebbe potuto essere immagazzinata in una batteria - con una durata limitata. Invece, vengono utilizzati dei condensatori. Questi sono estremamente durevoli e possono immagazzinare così tanta energia per un certo periodo di tempo che il sensore può iniziare a raccogliere energia da solo e inviare dati di misurazione.

Infine, ma non meno importante, il microcontrollore integrato deve garantire un controllo intelligente del sensore. Se l'energia è sufficiente, i dati vengono registrati e trasmessi. Se la quantità di energia diminuisce, il sensore si mette in pausa fino a quando l'energia è di nuovo sufficiente.

L'uso mirato dei sensori nelle macchine, ma anche in un ambiente domestico intelligente, per migliorare l'efficienza può quindi assumere forme completamente nuove - con un componente poco appariscente che può sfruttare un campo magnetico.

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Mario Petzold, 2024-01-23 (Update: 2024-01-23)