I sostenitori della protezione dei dati, come l'organizzazione noyb ("none of your business"), sono da tempo in contrasto con Meta, la società madre di Facebook. La disputa tra i due è già sfociata in diverse denunce e persino in procedimenti giudiziari, ad esempio per il rifiuto di Meta di ottenere il consenso volontario dei suoi utenti per i servizi di Facebook e Instagram. Invece, Meta utilizza quello che noyb chiama un sistema "pay or ok", in cui gli utenti sono effettivamente costretti a dare il loro consenso o a pagare per la protezione della loro privacy.
Meta utilizza i dati raccolti principalmente per il suo modello di business pubblicitario personalizzato, che ora verrà esteso anche al suo servizio di messaggistica WhatsApp. WhatsApp avrà ora una pubblicità personalizzata, in cui i dati degli utenti di altri account Meta saranno utilizzati per l'analisi.
I sostenitori della privacy dei dati possono già immaginare come sarà esattamente il consenso per la pubblicità su WhatsApp: Meta probabilmente applicherà il suo modello "pay or ok" anche per il servizio di messaggistica, a meno che non intervengano le autorità statali. Ma anche in questo caso, Meta ha dimostrato da tempo di essere estremamente "creativa" quando si tratta di aggirare qualsiasi regola, a scapito dei suoi utenti.
Secondo noyb, ciò rimane incompatibile con il GDPR (Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati) dell'UE, che richiede il consenso volontario degli utenti. Le penali per il mancato consenso sarebbero in contrasto con questo principio. Le aziende statunitensi, Meta in particolare, stanno violando sempre più le leggi europee sulla protezione dei dati dopo l'elezione di Trump, e Meta ha anche annunciato che utilizzerà i dati dell'UE per l'addestramento dell'AI senza il consenso degli utenti.
noyb intende ora esaminare a fondo la nuova iniziativa e sta valutando di avviare un procedimento legale contro Meta. Allo stesso tempo, i sostenitori della protezione dei dati criticano la compiacenza delle autorità statali. Le violazioni di Meta sono note da anni, eppure non è stata comminata alcuna sanzione, e i procedimenti legali a volte rimangono in sospeso per anni. Pertanto, noyb raccomanda ancora una volta di passare dal monopolista ostile alla privacy ad alternative più sicure come Signal.
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