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Techland smentisce le voci sulla valuta di Dying Light: The Beast, afferma che le microtransazioni non sono in gioco

Uno screengrab di Dying Light The Beast via Steam (fonte: SteamDB)
Uno screengrab di Dying Light The Beast via Steam (fonte: SteamDB)
Il gioco non presenterà alcuna monetizzazione attraverso le valute virtuali, come si evince dai commenti del direttore del franchise su X all'inizio di questa settimana.

In una mossa che ha sollevato una parte particolarmente vocale della comunità di Dying Light, il direttore del franchise di Techland, Tymon Smektala, ha confermato che Dying Light: The Beast non introdurrà microtransazioni o valute virtuali, precedentemente note come punti DL.

Smektala ha risposto alla domanda di un fan sul ritorno dei punti DL in Dying Light: The Beast, alla quale Smektala ha risposto prontamente: "Non è previsto" Questo è un grande sollievo per molti fan di Dying Light, in quanto Techland sta cercando di mantenere la fiducia con la sua comunità, allontanandosi dalle pratiche di monetizzazione post-lancio.

Techland ha introdotto una nuova valuta virtuale in Dying Light 2: Stay Human 18 mesi dopo l'uscita del gioco nel 2022, e le reazioni sono state feroci. I Punti DL bloccavano i cosmetici dietro gli acquisti aggiuntivi nel gioco. Ciò che ha veramente causato frustrazione tra i giocatori di Dying Light 2 è stato il fatto che spesso i giocatori dovevano acquistare più punti DL del necessario a causa dei prezzi fissi dei bundle.

I fan hanno accusato Techland di essere "avida". Nonostante il successo commerciale di Dying Light 2, con cinque milioni di vendite nel primo mese, la fiducia della comunità ha iniziato a diminuire. È abbastanza chiaro che Techland e Smektala stanno dando priorità al feedback dei giocatori rispetto alle pratiche di monetizzazione dell'industria, per mantenere una linea chiara e favorevole ai giocatori con Dying Light: The Beast.

Dying Light 2 è stato criticato in precedenza per essersi concentrato sulla scala piuttosto che sul gameplay e sull'atmosfera, e Smektala ha ammesso che Dying Light 2 ha perso il tocco "hardcore survival horror" per il quale era stato lodato l'originale del 2015.

Nonostante Smektala abbia dichiarato di non avere piani di monetizzazione, l'investimento di Tencent del luglio 2023 di 1,6 miliardi di dollari nell'azienda, che ha portato la sua partecipazione in Techland al 67%, potrebbe potenzialmente influenzare le decisioni di monetizzazione in futuro.

Per ora, Techland si sta dedicando alla rifinitura di Dying Light: The Beast con un ritardo di un mese, che ha anticipato la data di uscita al 19 settembre 2025. Nonostante questa svolta, Dying Light: The Beast sarà ancora disponibile per una demo pratica alla Gamescom 2025, nel padiglione 6, per i giocatori che desiderano dare una prima occhiata a Castor Woods.

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Rahim Amir Noorali, 2025-07-28 (Update: 2025-07-28)