Gli studi sugli animali hanno dimostrato che alcuni mammiferi - tra cui topi, ratti e maiali - possono assorbire l'ossigeno attraverso l'intestino. Questo concetto insolito si è persino guadagnato un Premio Ig Nobel nel 2024. Fino a poco tempo fa, tuttavia, non era chiaro se il metodo potesse essere applicato agli esseri umani. La situazione è cambiata quando un team internazionale proveniente dagli Stati Uniti e dal Giappone, guidato dal ricercatore giapponese di cellule staminali Dr. Takanori Takebe, ha testato con successo la ventilazione enterale negli esseri umani per la prima volta. I risultati dello studio di fase 1 sono stati pubblicati il 20 ottobre 2025 sulla rivista https://www.cell.com/med/abstract/S2666-6340(25)00314-9Cell / Med.
Lo studio è stato condotto presso il Cincinnati Children's Hospital (Stati Uniti) e ha coinvolto 27 uomini sani di età compresa tra 20 e 45 anni. I ricercatori hanno utilizzato la perfluorodecalina (PFD), un liquido in grado di legare quantità eccezionalmente elevate di ossigeno - fino a 500 millilitri di O₂ per litro. Già utilizzato nella chirurgia oculare e come vettore nelle formulazioni mediche di ossigeno, il PFD è stato somministrato in dosi gradualmente crescenti per valutare la tollerabilità. I partecipanti hanno ricevuto tra 25 e 1.500 millilitri di liquido, con ogni dose che rimaneva nell'intestino per 60 minuti.
Una nota importante: il PFD utilizzato nello studio non era ossigenato, cioè non conteneva ossigeno aggiunto. L'obiettivo primario di questo studio di fase 1 era quello di valutare la tollerabilità della somministrazione del liquido per via rettale, piuttosto che valutare la sua efficacia nella somministrazione di ossigeno.
Nessun effetto collaterale grave - buona tollerabilità confermata
Non sono stati osservati effetti collaterali gravi o reazioni tossiche, anche alla dose più alta. Circa il 59% dei partecipanti ha riferito sintomi lievi come dolore addominale, flatulenza o bisogno di defecare, soprattutto ai volumi più alti. Quattro dei sei partecipanti al gruppo con la dose più alta hanno terminato le sessioni prima del tempo a causa del disagio. Tuttavia, i risultati di laboratorio, la pressione sanguigna e la funzionalità degli organi sono rimasti nei limiti della norma per tutta la durata dello studio. Non è stato rilevato alcun PFD nel sangue, il che indica che non è stato assorbito attraverso il rivestimento intestinale. Nonostante questi effetti collaterali minori, la somministrazione rettale di PFD è stata considerata ben tollerata.
Sicurezza confermata - il potenziale terapeutico potrebbe essere significativo
Nel complesso, lo studio conferma la sicurezza della procedura, ma non può ancora dimostrare alcun beneficio terapeutico, poiché è stato utilizzato un PFD non ossigenato. La ricerca futura dovrebbe studiare quanto ossigeno dalla PFD arricchita di ossigeno possa essere assorbito nel flusso sanguigno attraverso il rivestimento intestinale. Se l'efficacia terapeutica sarà confermata, questo potrebbe aprire la strada a un metodo di ventilazione innovativo, che potrebbe essere applicato quando la ventilazione convenzionale è troppo rischiosa o non fattibile, come nei casi di insufficienza polmonare acuta. Offrirebbe una soluzione potenziale per le situazioni critiche che gli approcci medici attuali fanno ancora fatica a gestire.
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