La startup AI Perplexity ha fatto un'offerta in contanti, non richiesta, per acquisire Chrome, il browser di proprietà di Google, una filiale di Alphabet. Perplexity non è la prima azienda che ha cercato di acquistare Chrome, considerando che OpenAI o Yahoo hanno espresso la loro intenzione di entrare in possesso del gigante di Internet.
Google sta affrontando un caso di monopolio nei servizi di ricerca e nella pubblicità di ricerca, che potrebbe portare a cambiamenti importanti negli accordi di ricerca e nella condivisione generale della gestione dei dati. Questo caso potrebbe esercitare pressioni su Google, la filiale di Alphabet, affinché venda il browser. Tuttavia, ad oggi, l'azienda non ha espresso l'intenzione di vendere Chrome.
Questa offerta è una sorpresa per diversi motivi, ma uno spicca: l'offerta è superiore alla valutazione di mercato di Perplexity, stimata a 14 miliardi di dollari. Perplexity ha offerto 34,5 miliardi di dollari, interamente in contanti, e ha affermato che diversi fondi si sono offerti di finanziare l'affare; tuttavia, Perplexity non ha fatto il loro nome, come dice un term sheet conosciuto da Reuters.
Questo documento sottolinea anche che Perplexity manterrebbe Chromium, il browser open-source, investirebbe 3 miliardi di dollari in due anni e manterrebbe il motore di ricerca predefinito senza modifiche.
Nel bel mezzo del processo legale, Google potrebbe essere costretta a liberarsi di una parte della sua attività, per rispettare le normative antitrust, il che potrebbe aprire opportunità di acquisto. La sentenza del giudice federale Amit Mehta è attesa tra agosto e settembre. Tuttavia, Google ha dichiarato che farà appello alla decisione.
Chrome rappresenta circa il 68% del mercato della navigazione, secondo il sondaggio Global Browser Market Share 2025. Si tratta di una miniera di dati di ricerca che potrebbero portare a comprendere le query di ricerca e i modelli comportamentali, molto preziosi per i modelli linguistici di grandi dimensioni e per l'addestramento dell'AI. Questo spiega perché molti attori dell'AI sono interessati all'acquisizione di Chrome, in quanto aggirerebbe l'attuale dipendenza da Google per accedere a questi dati.
Dopo l'offerta, Google non ha rilasciato commenti.
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