Nvidia amplifica l'articolo che sostiene che il divieto di esportazione di H20 non è riuscito a rallentare la spinta dell'AI cinese

Nvidia ha condiviso un op-ed di Aaron Ginn, co-fondatore di Hydra Host, sostenendo che i controlli sulle esportazioni statunitensi delle GPU per data center H20 non hanno rallentato i progressi dell'AI cinese e hanno invece limitato l'influenza degli Stati Uniti. In un post su Xnvidia ha ribadito il suo punto di vista secondo cui l'approccio di Washington "soffoca la leadership economica e tecnologica degli Stati Uniti" e si è collegata al suo articolo del Wall Street Journal https://www.wsj.com/opinion/nvidia-controls-didnt-arrest-chinas-ai-rise-ginn-pottinger-commerce-tobin-trump-15-54ccaf22 articolo.
Ginn afferma che la pausa H20 da aprile a luglio 2025 non ha impedito le scoperte in Cina. Cita la forte domanda e i presunti flussi di mercato grigio che hanno spostato le GPU Nvidia di fascia alta in Cina nonostante le restrizioni. Sostiene inoltre che i recenti progressi di aziende come Z.AI e la cadenza di rilascio di DeepSeek dimostrano che i progressi dell'IA cinese si sono basati su hardware al di là delle parti di classe H20 e sono continuati indipendentemente dalla politica degli Stati Uniti.
Il moat di Nvidia non riguarda tanto un singolo chip quanto la sua piattaforma integrata. Secondo Ginn, il valore risiede nello stack software, CUDA e gli strumenti circostanti, strettamente legati alla roadmap hardware. Senza questo stack, un acceleratore Nvidia rimane un silicio costoso con un uso limitato. Trattando una singola GPU come facilmente decodificabile, non si capisce dove sia il valore: anni di architettura, firmware, driver e supporto agli sviluppatori.
Ginn cita i rapporti secondo i quali gli acquirenti cinesi avrebbero contrabbandato circa 1 miliardo di dollari di acceleratori Nvidia in tre mesi, il che implica che la domanda si è semplicemente spostata al di fuori del normale commercio. Se è vero, questo suggerisce che le restrizioni a tappeto sono porose e che le restrizioni all'esportazione degli Stati Uniti alimentano solo i mercati paralleli.
Sostiene inoltre che la "regola di diffusione", ora abrogata, ha esagerato nel raggruppare Paesi come il Portogallo e la Svizzera con zone di conflitto come lo Yemen e l'Ucraina per l'accesso alle GPU. A suo avviso, la regola non fa che indebolire il soft power e la portata economica degli Stati Uniti. Anche la messaggistica pubblica di Nvidia si allinea all'idea che preservare la portata globale della sua piattaforma "full-stack" sia strategico per mantenere la leadership degli Stati Uniti.
Fonte(i)
WSJ (in inglese)
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