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Neuralink fa un passo avanti verso un'interfaccia cervello-computer fattibile, aprendo il reclutamento per i primi studi clinici sull'uomo

L'impianto N1 di Neuralink si carica induttivamente. (Fonte: Neuralink)
L'impianto N1 di Neuralink si carica induttivamente. (Fonte: Neuralink)
Neuralink ha annunciato che sta accettando domande di partecipazione da parte di candidati tetraplegici per la prima sperimentazione clinica dell'azienda. Gli studi vedranno l'azienda impiantare il dispositivo di interfaccia cervello-computer N1 nel cervello di candidati selezionati, utilizzando il robot R1 di Neuralink per registrare le intenzioni di movimento e trasmetterle a un dispositivo esterno.

Pochi mesi dopo aver ottenuto l'approvazione l'approvazione della FDA per la sperimentazione sull'uomo, Neuralink, la startup di Elon Musk che tenta di creare dispositivi di interfaccia cervello-computer (BCI) validi per l'uomo, ha annunciato a https://twitter.com/neuralink/status/1704189132530974954 che il reclutamento è ora aperto per i primi studi clinici sull'uomo dell'azienda. L'annuncio è arrivato dopo che la società ha ottenuto l'approvazione per gli studi clinici da parte di un comitato di revisione indipendente e dall'ospedale in cui si svolgeranno.

L'obiettivo di Neuralink, denominato PRIME Study, è quello di determinare la sicurezza dell'impianto N1 e del robot chirurgico R1, nonché di verificare se i candidati impiantati possano interfacciarsi con successo con dispositivi esterni come i computer. Neuralink spiega che il robot R1 impianterà N1 nell'area del cervello responsabile del controllo dell'"intenzione di movimento". L'impianto N1 cercherà quindi di registrare e inviare i segnali cerebrali che rappresentano il movimento a un'applicazione abbinata che cercherà di decodificare questi segnali.

Per quanto riguarda i candidati idonei, possono candidarsi alla sperimentazione le persone affette da tetraplegia dovuta a una lesione del midollo spinale cervicale o alla sclerosi laterale amiotrofica (SLA). Neuralink suggerisce alle persone che soddisfano i criteri sopra citati di visitare il loro registro dei pazienti https://neuralink.com/patient-registry/ per verificare se sono idonei a partecipare alle sperimentazioni più recenti o a quelle future.

Ritorno nel 2020, Elon Musk ha spiegato alla Joe Rogan Experience che gli impianti cerebrali di Neuralink hanno la capacità, in linea di principio, di restituire la vista ai ciechi, ripristinare la funzionalità degli arti, prevenire gli attacchi epilettici e persino trattare l'Alzheimer, tra le altre cose. Il debutto della sperimentazione sull'uomo di Neuralink è un passo significativo verso il raggiungimento di questi obiettivi colossali.

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Fawad Murtaza, 2023-09-21 (Update: 2023-09-21)