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Nessuna backdoor, kill switch o spyware: Nvidia respinge con forza la proposta degli Stati Uniti per l'esportazione di chip

Il Presidente Donald Trump e Nvidia (Fonte: Brendan McDermid, Reuters, e Nvidia; modifica)
Il Presidente Donald Trump e Nvidia (Fonte: Brendan McDermid, Reuters, e Nvidia; modifica)
Dopo un divieto di tre mesi, il mese scorso Nvidia ha ottenuto il via libera per vendere i suoi chip H20 alla Cina. Ma il produttore di chip si trova ancora una volta in acque agitate, poiché è finito sotto l'esame dell'Amministrazione del Cyberspazio cinese, in seguito alle proposte del Congresso degli Stati Uniti di dotare i chip avanzati di funzioni di tracciamento.

La settimana scorsa, Reuters ha riferito che l'autorità di regolamentazione cinese del cyberspazio ha chiesto formalmente a Nvidia una spiegazione, poiché temeva un rischio per la sicurezza nazionale. Un portavoce di Nvidia ha risposto dicendo che "Nvidia non ha 'backdoor' nei nostri chip che possano dare a chiunque un modo remoto per accedervi o controllarli"

Ora, attraverso un post sul blog, Nvidia respinge la proposta dei legislatori statunitensi e contemporaneamente risponde alle preoccupazioni dell'amministratore del cyberspazio cinese. Nel post, intitolato "No Backdoors, No Kill Switches, No Spyware", l'azienda sostiene che l'incorporazione di tali controlli sarebbe un "regalo agli hacker e agli attori ostili" e creerebbe pericolose vulnerabilità in un unico punto. Nvidia ha paragonato l'idea a "comprare un'auto dove il concessionario tiene un telecomando per il freno di stazionamento", definendola una reazione eccessiva che danneggerebbe gli interessi economici e di sicurezza nazionale degli Stati Uniti.

Il chipmaker ha indicato l'iniziativa fallita Clipper Chip degli anni '90 come una lezione chiave, affermando che il tentativo di creare backdoor governative nell'hardware ha creato vulnerabilità centralizzate e ha minato la fiducia degli utenti.

Nvidia ha anche respinto i paragoni con le funzioni degli smartphone come il "remote wipe", sostenendo che si tratta di strumenti software opzionali controllati dall'utente, non di difetti hardware permanenti e incontrollabili. L'azienda ha concluso affermando che indebolire deliberatamente le infrastrutture critiche non dovrebbe mai essere uno strumento governativo e ha ribadito la sua posizione in modo definitivo: "Non ci sono backdoor nei chip Nvidia. Non ci sono kill switch. Nessun spyware"

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Chibuike Okpara, 2025-08- 7 (Update: 2025-08- 7)