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La roadmap di Cerabyte punta a 100 petabyte di rack di archiviazione in vetroceramica entro il 2030

Cerabyte punta ad un'archiviazione ultra-densa e durevole. Nella foto: L'archiviazione in vetroceramica di Cerabyte (Fonte: Cerabyte)
Cerabyte punta ad un'archiviazione ultra-densa e durevole. Nella foto: L'archiviazione in vetroceramica di Cerabyte (Fonte: Cerabyte)
Cerabyte progetta rack di archiviazione in vetroceramica da 100 PB con velocità di trasmissione di 2 GB/s e accesso in meno di 10 secondi entro il 2030. Un progetto pilota del 2025 dimostrerà la presenza di rack da 1 PB a 100 MB/s, promettendo una durata dei supporti di un secolo a 1$/TB e riducendo l'impronta di carbonio.

Cerabyte prevede di spedire rack di archiviazione che superano i 100 petabyte di capacità, il throughput di 2 GB/s e l'accesso al primo byte in meno di 10 secondi entro la fine del decennio. Il suo approccio utilizza laser a femtosecondi per incidere nanodot in uno strato di ceramica legato a sottili tavolette di vetro, che si inseriscono in cartucce stile biblioteca a nastro gestite da bracci robotici.

Un sistema pilota previsto per il 2025-26 punta a 1 PB per rack, 100 MB/s di larghezza di banda sostenuta e 90 secondi di recupero. Tre cicli di aggiornamento più tardi, l'azienda prevede un salto di due ordini di grandezza nella densità e una riduzione di dieci volte della latenza. Rispetto al nastro magnetico, Cerabyte dichiara una maggiore durata del supporto - più di un secolo rispetto a circa un decennio - letture più veloci e un costo di circa 1 dollaro per terabyte, la metà dell'attuale cifra del nastro.

La roadmap abbozza anche un passaggio post-2030 dai laser ai fasci di particelle a ioni di elio, che potrebbero ridurre le dimensioni dei bit da 300 nm a 3 nm e aumentare la capacità per rack verso i 100 exabyte, anche se questo concetto rimane speculativo. I concorrenti includono il Project Silica di Microsoft, i sistemi olografici come Holomem e gli archivi basati sul DNA.

Momentum ha ottenuto investimenti strategici da Pure Storage, Western Digital e In-Q-Tel, oltre a finanziamenti europei. I round di seed e di sovvenzioni ammontano a circa 14 milioni di dollari, ed è in corso una raccolta di serie A per finanziare la produzione pilota.

Cerabyte posiziona la sua tecnologia anche come un gioco di sostenibilità. Uno studio di mercato citato dall'azienda suggerisce che la sostituzione del nastro con archivi in vetroceramica potrebbe ridurre le emissioni di carbonio legate all'archiviazione dei dati dal due percento del totale globale a circa l'1,25 percento.

Cerabyte potrebbe offrire agli operatori dell'hyperscale un'alternativa a più alta densità e minore manutenzione al nastro, se gli obiettivi ingegneristici saranno rispettati. Tuttavia, il passaggio dai prototipi di laboratorio all'hardware affidabile e manutenibile determinerà se queste promesse diventeranno una pratica standard o rimarranno una nota intrigante.

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Nathan Ali, 2025-07-11 (Update: 2025-07-11)