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Fusione a energia laser: Il NIF raggiunge la produzione record di 8,6 MJ

Il NIF raggiunge rendimenti energetici di fusione record nelle ultime pietre miliari dell'accensione. Nella foto: Il pozzo tokamak di ITER (Fonte immagine: ITER)
Il NIF raggiunge rendimenti energetici di fusione record nelle ultime pietre miliari dell'accensione. Nella foto: Il pozzo tokamak di ITER (Fonte immagine: ITER)
La National Ignition Facility del Lawrence Livermore National Laboratory ha raggiunto nuove pietre miliari della fusione con tiri da 5,2 megajoule e 8,6 megajoule, migliorando il suo record del 2022. Anche se ancora negativi dal punto di vista energetico, questi rendimenti multi-megajoule fanno avanzare la progettazione del bersaglio e la ricerca sui materiali verso la fusione su scala di reattore.

La National Ignition Facility (NIF) del Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti ha registrato una nuova pietra miliare https://techcrunch.com/2025/05/17/laser-powered-fusion-experiment-more-than-doubles-its-power-output/ nella fusione inerziale-confinamento. Due colpi recenti hanno prodotto 5,2 megajoule e 8,6 megajoule di energia, superando comodamente il risultato di 3,15 megajoule ottenuto dal laboratorio alla fine del 2022.

I dettagli di pubblicazione rilasciati dal Lawrence Livermore National Laboratory mostrano che, il 23 febbraio 2025, il NIF ha raggiunto l'accensione per la settima volta, fornendo 5,0 megajoule da un impulso laser di 2,05 megajoule - un aumento di energia di 2,44 e la migliore prestazione della struttura. Il nuovo colpo a più alto rendimento sembra derivare da un esperimento successivo, anche se LLNL non ha ancora rilasciato una conferma ufficiale.

Il processo del NIF si basa sul confinamento inerziale: 192 raggi laser ultravioletti convergono su un hohlraum d'oro che ospita un pellet delle dimensioni di un BB composto da combustibile deuterio-trizio racchiuso in un diamante. I raggi X generati all'interno dell'hohlraum abbattono la superficie della pallina, provocando un'onda di pressione verso l'interno che comprime il combustibile fino alle condizioni di fusione e rilascia energia.

Nonostante l'impressionante miglioramento della produzione, la struttura consuma ancora molta più energia di quella che produce; solo il primo colpo netto positivo ha richiesto circa 300 megajoule per far funzionare il sistema laser. Il NIF è stato costruito come piattaforma di ricerca proof-of-concept piuttosto che come centrale elettrica pilota, e nessuno degli esperimenti condotti fino ad oggi può immettere elettricità nella rete. Il confinamento magnetico - un approccio concorrente che impiega magneti superconduttori per trattenere il plasma caldo - deve ancora raggiungere condizioni nette positive, ma sta avanzando in parallelo.

LLNL si aspetta altri colpi ad alta energia nei prossimi mesi. La ripetizione continua a rendimenti multi-megajoule informerà la progettazione del bersaglio, la modellazione dell'impulso laser e la ricerca sui materiali, tutti elementi essenziali per qualsiasi transizione futura dalle dimostrazioni a colpo singolo alla fusione sostenuta su scala di reattore.

Fonte(i)

TechCrunch (in inglese)

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Nathan Ali, 2025-05-19 (Update: 2025-05-19)