Se è un fan della libertà di Androiddella libertà di installare applicazioni da qualsiasi luogo, potrebbe essere preoccupato dal recente annuncio di Google. L'azienda sta stringendo le redini del suo sistema operativo mobile, con una nuova politica per limitare il sideloading di app non verificate a partire dalla fine del 2026. In altre parole, teoricamente non sarà più possibile installare APK esterni da sviluppatori non verificati. Tuttavia, recenti scoperte suggeriscono che esiste una soluzione che le permetterà di continuare a sideloadare le app sul suo dispositivo Android.
Soluzione per il sideloading di app esterne su Android a fronte delle imminenti restrizioni
Android l'esperto Mishaal Rahman ha riportato notizie buone e non così buone relative al blocco del sideloading delle app su Android. Ha trovato un piccolo ma cruciale dettaglio dalla pagina FAQ di Google che indica un potenziale workaround: Android Debug Bridge (ADB). Questo strumento da riga di comando, un punto fermo per gli sviluppatori, potrebbe essere la chiave per continuare ad installare applicazioni non verificate. Le FAQ dicono che gli sviluppatori sono"liberi di installare le applicazioni senza verifica con ADB"
Per chi non lo sapesse, ADB è un metodo di installazione di software (app, mod e altro) sui dispositivi Android, molto popolare tra gli utenti avanzati. Sebbene non sia estremamente difficile, richiede almeno una singola riga di codice per avviare il processo. Questo è l'aspetto negativo, in quanto il sideloading di app su Android non sarà più semplice come qualche tocco sul telefono.
Tuttavia, il lato positivo è che questo apre la porta alla possibilità di non morire del tutto.
La misura di Google potrebbe essere una buona soluzione per ridurre i casi in cui le persone non esperte di tecnologia cadono nelle trappole del malware che comportano il download e l'installazione di app infette, mentre gli utenti avanzati possono continuare a sideloadare le app su Android utilizzando ADB come workaround.
La nuova politica di Google per Android Le nuove regole di Google implicano che qualsiasi sviluppatore che distribuisce un'app
Android - anche se non è presente sul Play Store - deve prima verificare la propria identità con Google. In caso contrario, le loro app non saranno installate sui dispositivi certificati. Per raggiungere questo obiettivo, Google non si affiderà a Play Protect, ma introdurrà una nuova app di sistema chiamata Android Developer Verifier. È interessante che Google stia adottando questo approccio invece di utilizzare il classico Play Protect, e il motivo è attualmente sconosciuto. Speriamo di saperne di più al più presto.
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