Dopo mesi di segnalazioni sempre più frequenti da parte della comunità sui guasti della CPU legati alle schede madri ASRock AM5, Gamers Nexus ha affrontato l'azienda al Computex 2025. L'incontro spontaneo con il vicepresidente del settore schede madri di ASRock, Chris Lee, ha prodotto la prima risposta ufficiale del fornitore, che in precedenza aveva rilasciato solo dichiarazioni vaghe e poco convincenti.
A marzo, ASRock ha affermato che le schede recuperate con danni da bruciatura su Ryzen 9800X3D e 9950X3D Non mostravano alcun difetto da parte loro. L'azienda ha affermato che una semplice pulizia del socket ha ripristinato la funzionalità e ha negato che la colpa fosse delle versioni del BIOS. Tuttavia, poco dopo, la versione 3.20 del BIOS è stata ritirata da diverse pagine di prodotti senza alcuna spiegazione. Un nuovo BIOS (3.25) è stato pubblicato durante il Computex, ma ancora una volta, con una trasparenza limitata.
Nell'intervista, Lee ha riconosciuto tre cause per i guasti: la cattiva gestione da parte degli utenti (come la contaminazione della pasta termica), i problemi di compatibilità della memoria, ora presumibilmente risolti con il BIOS 3.20, e le impostazioni inappropriate di Precision Boost Overdrive (PBO) nel firmware di ASRock. Secondo Lee, l'aggiornamento 3.25 abbassa le soglie di corrente termica ed elettrica (TDC/EDC) per PBO, il che, a suo avviso, dovrebbe prevenire ulteriori guasti.
Tuttavia, la posizione di ASRock rimane problematica. L'azienda sostiene che non è stata trovata una sola scheda madre difettosa, insistendo sul fatto che tutti i guasti sono dovuti a problemi della CPU, a errori dell'utente o alle impostazioni del BIOS. Per i clienti che hanno riscontrato arresti o bruciature visibili del pad della CPU anche senza attivare il PBO, questa spiegazione suona vuota. Quando gli è stato chiesto, Lee ha ammesso che ASRock non ha indagato su cause alternative, come il comportamento scorretto del VSOC, e non ha fornito modifiche dettagliate del valore corrente per una scheda specifica.
La politica di garanzia di ASRock, secondo Lee, copre la spedizione andata e ritorno per le schede madri, ma reindirizza i clienti ad AMD per la sostituzione della CPU. Ha anche confermato che le schede attualmente presenti nei canali di vendita al dettaglio possono ancora avere un firmware obsoleto, e che i clienti sono tenuti a eseguire da soli gli aggiornamenti del BIOS.
Sebbene sia un passo positivo che ASRock abbia finalmente parlato in modo ufficiale, molte delle preoccupazioni più pressanti rimangono senza risposta. La strategia di comunicazione dell'azienda, fino a questo momento, è stata a dir poco lacunosa, e la causa principale dei guasti potrebbe andare oltre la semplice messa a punto aggressiva del PBO. Le segnalazioni di guasti con impostazioni predefinite, socket leggermente bruciati e incongruenze nel comportamento della CPU suggeriscono che la spiegazione di ASRock è, nella migliore delle ipotesi, incompleta.
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