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Recensione Completa del Lenovo Yoga 2 Pro Convertible

Pixel-packed performer. Lo Yoga 13 dello scorso anno era uno degli Ultrabooks più popolari, e c'era una buona ragione: sebbene non perfetto, era stato progettato in modo intelligente, con materiali unici e robusti, e con prestazioni elevate per il suo prezzo. Un anno dopo, riuscirà il successore Lenovo a reggere il confronto?

Circa un anno fa, l'IdeaPad Yoga 13 ha messo una marcia in più nel mercato Ultrabook con un concept innegabilmente unico ed un prezzo elevato, tuttavia abbordabile. Anche noi siamo rimasti impressionati dallo sforzo fatto da Lenovo, ed abbiamo lodato la robustezza ed il design molto intelligente, le potenti prestazioni, lo schermo eccellente, ed i dispositivi di input reattivi. Tuttavia avevamo evidenziato margini di miglioramento in alcune aree come l'autonomia della batteria, il peso, e luminosità e risoluzione dell'LCD.

Oggi, con la potenza dell'Haswell sotto il cofano e una dozzina di aggiornamenti, lo Yoga 2 Pro prova a riprendere il discorso del suo predecessore. L'unità recensita monta una CPU Intel Core i5-4200U ULV e 4 GB di RAM DDR3L unitamente ad un SSD da 128 GB, standard (ma rispettabile) il tutto in un moderno Ultrabook. Ma il punto di svolta è il pannello LCD: un modello da 3200x1800 di risoluzione IPS, di molto superiore a quello dello Yoga 13. Innanzitutto, lo Yoga 2 Pro è più sottile e leggero e promette una autonomia della batteria migliore, il tutto allo stesso prezzo di $999. Tutto ciò premesso, dove si colloca il Pro nell'attuale scenario Ultrabook? Faremo di seguito tutte le nostre misurazioni per analizzare uno dei convertibili sicuramente più interessanti.

Case

Plastiche molto rigide
Plastiche molto rigide
Le cerniere si flettono un po' di più rispetto allo Yoga 13
Le cerniere si flettono un po' di più rispetto allo Yoga 13

A primo impatto, lo Yoga 2 Pro sembra identico allo Yoga 13. Basta prendere un metro, tuttavia, e subito si notano le modifiche del design. Tanto per cominciare cambiano le dimensioni rispetto al modello precedente, 16 mm (H) x 329 mm (W) x 219 mm (D) (quelle dello Yoga 13 17 x 333 x 225). Inoltre è anche più leggero, pesa appena 1.40 kg (Yoga 13: 1.55 kg). Le restanti modifiche estetiche sono minori, sebbene molto gradite: la base dello schermo ora si estende da parte a parte, ed il pulsante Windows per la modalità tablet è stato sostituito da un touch-sensitive integrato direttamente sul vetro. I pulsanti sull'estremità dell'unità sono stati riposizionati, con il pulsante di accensione passato dalla criticata posizione frontale lato destro, alla comoda posizione in linea con gli altri pulsanti. Il case nel complesso ha una linea cuneiforme interessante.

D'altro canto i materiali, sono quasi identici — e, considerando che ci avevano impressionato positivamente, non abbiamo nulla da dire. Abbondano le superfici soft-touch, e la cover del display è in argento matto e c'è una texture gommata sui punti di appoggio dei polsi (ancora una volta come nello Yoga 13). Tutto è dominato dalla plastica—ma è plastica rigida, ben assemblata, e sebbene non possa competere con l'alluminio e la fibra di carbonio dei migliori Ultrabooks, si pone in testa tra i modelli economici che spesso costano la metà dello Yoga.

La differenza si nota proprio nella notevole resistenza: virtualmente non ci sono flessioni dell'unità base se la si poggia su una superficie rigida, solo la tastiera mostra un leggerissimo cedimento nella parte superiore centrale. L'unità base e la cover del display non subiscono torsioni quando il dispositivo è aperto, ed il pannello LCD evidenzia delle distorsioni sotto pressione, ma non abbastanza da creare problemi — specialmente in quanto risulta molto robusto soprattutto quando è chiuso. Un punto meno positivo riguarda le cerniere, che, sebbene abbastanza rigide per supportare il display, consentono delle oscillazioni durante la digitazione. Unitamente al fatto che abbiamo un display lucido, ne risultano fastidiosi riflessi quando siamo in presenza di fonti luminose.

Come dispositivo trasformabile è un piacere per gli occhi
Come dispositivo trasformabile è un piacere per gli occhi

Naturalmente uno dei principali punti di forza della serie Yoga è la sua trasformabilità. Le acrobazie ritornano anche con lo Yoga 2 Pro, con le stesse quattro modalità operative (modalità Laptop, modalità Tent, modalità Stand, e modalità Tablet). Le citate oscillazioni delle cerniere non creano problemi ma in modalità Tablet possono occasionalmente dare fastidio in condizioni di luce esterna, ma almeno i pulsanti sono ora più facili da usare in modalità Stand (grazie alla rimozione delle piccole protuberanze sul lato inferiore). La modalità Tent è stata migliorata, con un bordo in metallo in cima all'unità display sostituito da una in gomma per una migliore stabilità. Infine una stranezza riguarda la tastiera, esposta in modalità tablet, ma si tratta di un aspetto marginale.

L'accesso ai componenti interni per la manutenzione è stato notevolmente migliorato sullo Yoga 2 Pro, ora la maggioranza dei componenti si trova appena dietro al pannello posteriore. Il panello è fissato con undici viti Torx — una tipologia non alla portata di tutti i cacciaviti - ma l'aspetto risulta superiore rispetto allo Yoga 13.

Connettività

Le dotazioni di porte dello Yoga 2 Pro è identica al predecessore, sebbene ci sia stato qualche riposizionamento. Ci sono sempre due porte USB - una USB 2.0 ed una USB 3.0 - ma adesso una porta a sinistra del portatile ha più spazio, grazie alla conversione della porta HDMI in una HDMI mini. Il lettore SD è stato spostato su questo lato, dopo la porta di ricarica. L'unica porta che si trova a destra è il jack audio combo da 3.5 mm oltre alla porta USB 2.0, ma ora, trovate anche un miglior posizionamento dei pulsanti.

Lato Frontale: Nessuna connessione
Lato Frontale: Nessuna connessione
Lato Sinistro: porta di ricarica, USB 3.0, mini HDMI, Card reader
Lato Sinistro: porta di ricarica, USB 3.0, mini HDMI, Card reader
Lato Destro: Alimentazione, Lenovo OneKey Recovery, blocco rotazione schermo, Volume, 3.5 mm combo, USB 2.0 alimentata
Lato Destro: Alimentazione, Lenovo OneKey Recovery, blocco rotazione schermo, Volume, 3.5 mm combo, USB 2.0 alimentata
Lato Posteriore: Nessuna connessione
Lato Posteriore: Nessuna connessione

Comunicazioni

L'adattatore wireless dello Yoga 2 Pro è un Intel Wireless-N 7260, che è un 2x2 da 300 Mbps. Poiché è un dual band, si interfaccia sia con le reti 2.4 GHz che 5 GHz. Oltre alla funzionalità WLAN c'è anche il Bluetooth 4.0 + HS per collegamenti con altri dispositivi. Considerato il sottile spessore del case, lo Yoga 2 Pro non ha una porta Ethernet.

Dobbiamo citare qualche problema abbastanza serio con la connettività wireless dello Yoga 2 Pro. Sebbene resti sempre connesso, dopo un po, il portatile mostra l'assenza di rete fino a quando non la si stabilisce manualmente. Abbiamo provato il portatile sia con un router Asus RT-N66U che con un MediaLink MWN-WAPR150N, ma i risultati sono stati identici. L'aggiornamento dei drivers sembra essere d'aiuto, sebbene molte persone dicono che il problema resta: sono stati in molti i possessori di questo portatile che hanno affollato i forums Lenovo con lamentele simili. Il punto in comune risulta essere l'adattatore Intel wireless e Windows 8.1, e non sembra verificarsi solo sullo Yoga 2 Pro.

Accessori

Il Lenovo Yoga 2 Pro ha un alimentatore relativamente compatto da 65 W che pesa appena 292 grammi. Non ci sono altri accessori. Una garanzia standard da 12 mesi come di consueto, con tutti i prodotti Lenovo, e possibilità di upgrade che variano fino a 5 anni anche On-Site, Protezione da danni accidentali, e Keep Your Drive.

Dispositivi di Input

La tastiera è leggermente più piccola rispetto a quella dello Yoga 13
La tastiera è leggermente più piccola rispetto a quella dello Yoga 13
The touchpad, meanwhile, works well
The touchpad, meanwhile, works well
Il touchscreen, sebbene manchi il Gorilla Glass NBT che hanno i concorrenti, risponde bene ed è comodo da usare
Il touchscreen, sebbene manchi il Gorilla Glass NBT che hanno i concorrenti, risponde bene ed è comodo da usare

Tastiera

La tastiera dello Yoga 2 Pro è essenzialmente la stessa dello Yoga 13 con qualche piccola differenza. Sebbene ci sia un arresto un po' brusco, la breve corsa è diventata ancora più bassa nello Yoga 2 Pro. Questo rende meno divertente la digitazione - ma difficilmente lo si nota a meno che non siate abituati ad usare tastiera back-to-back. La tastiera ora ha anche una retroilluminazione, desiderata nello Yoga 13. E' una piacevole aggiunta anche se non risulta uniforme su tutti i tasti e ci sia solo un livello di illuminazione. Altri punti di critica: i tasti a destra della tastiera hanno una dimensione ridotta, cui bisogna abituarsi. Tuttavia, nell'ottica di tastiera per Ultrabook, siamo stati più che soddisfatti della digitazione offerta dallo Yoga 2 Pro.

Touchpad

Il touchpad dello Yoga 2 Pro è più piccolo rispetto a quello dello Yoga 13 a causa del fatto che la tastiera è stata spostata di qualche centimetro. A parte ciò, è comunque comodo (sebbene appaia piccolo considerando l'ampio spazio dello schermo), ed ha una liscia rifinitura in vetro che facilita lo scorrimento delle dita. I pulsanti destro e sinistro sono integrati e lavorano molto meglio rispetto a molti altri clickpads (inclusi i modelli IdeaPad meno costosi come il Flex 14); non abbiamo rilevato movimenti del cursore non voluti quando abbiamo premuto i due tasti. Infine, le gestures hanno funzionato bene e non ci sono stati problemi.

Touchscreen

L'ultima modalità di input dello Yoga 2 Pro è lo schermo multitouch a 10-punti. Come per lo Yoga 13, non abbiamo avuto problemi di input; siamo stati in grado di utilizzare tutte e dieci le dita sullo schermo contemporaneamente ed il dispositivo ha interpretato le nostre gestures senza problemi. Nonostante manchi un rivestimento Corning Gorilla Glass sullo schermo, appare resistente.

Motion Control

Sebbene questa feature possa apparire ancora come un vezzo, ci siamo trovati molto bene con le features del software Motion Control Lenovo. Le gestures più complicate, come rotazione delle foto, sono state difficili da effettuare - ma le features semplici come lo scrolling delle foto utilizzando lo scorrimento orizzontale della mano sono risultati funzionali ad una distanza di circa sei piedi o inferiori.

Display

Lo schermo dello Yoga 2 Pro è un IPS lucido da 13.3", e rappresenta il punto di forza: con una risoluzione QHD+ da 3200x1800, offre letteralmente il doppio di pixels in orizzontale e verticale rispetto allo Yoga 13, quindi 5.76 milioni di pixels in totale (contro lo Yoga 13 con 1.44 milioni). Considerando la dimensione dello schermo, emerge un risultato di 276 PPI, molto meglio rispetto agli altri Ultrabooks ed allo stesso livello di molti telefoni e tablets (la cui risoluzione ha superato quella della maggioranza dei portatili).

Sebbene si a eccezionale, probabilmente è anche un po' eccessivo - almeno, fino a quando i software non siano adeguati all'elevato numero di pixels.  A fronte di tutti i benefici di una risoluzione ultra definita, ci sono anche diversi punti deboli da tenere in considerazione. Innanzitutto, i problemi di dimensionamento, come le finestre incredibilmente piccole e gli elementi di controllo di  molte applicazioni non scritte per essere usate con questo tipo di displays. Inoltre, molte applicazioni non riescono a ridimensionare i testi in modo adeguato, il che genera bordi sbavati delle lettere. Sebbene non sia colpa dello Yoga, si tratta comunque di una pecca derivante dalla sua progettazione.

La disposizione dei pixel Pentile e qualche problema di ridimensionamento comportano una visualizzazione non ottimale
La disposizione dei pixel Pentile e qualche problema di ridimensionamento comportano una visualizzazione non ottimale

Infine, a causa della disposizione pentile dei pixel, i testi e gli altri elementi definiti appaiono sbavati nei bordi guardandoli da vicino. Ciò non si nota molto con un utilizzo normale, ma coloro che sono attenti osservatori lo vedranno. Molte persone non saranno infastidite da ciò, ma ci sono state molte discussioni riguardo i cellulari con displays LCD simili. Un problema collegato riguarda la progettazione RGBW (opposta rispetto alla tradizionale RGB) dello schermo per ridurre i consumi, che comporta una ridotta luminosità dei colori — che si nota di più con il giallo (che appare leggermente verde). Un aggiornamento del BIOS e del Lenovo Energy Manager aiuta a risolvere questo problema, sebbene qualcuno sostenga che resti ancora qualche inconveniente.

323.1
cd/m²
328.1
cd/m²
331.9
cd/m²
328.9
cd/m²
371.5
cd/m²
333.1
cd/m²
340.9
cd/m²
358.7
cd/m²
347.9
cd/m²
Distribuzione della luminosità
Samsung SDC424A tested with X-Rite i1Basic Pro 2
Massima: 371.5 cd/m² (Nits) Media: 340.5 cd/m²
Distribuzione della luminosità: 87 %
Al centro con la batteria: 302.5 cd/m²
Contrasto: 496:1 (Nero: 0.749 cd/m²)
ΔE Color 3.14 | 0.5-29.43 Ø5
ΔE Greyscale 1.24 | 0.57-98 Ø5.3
40.49% AdobeRGB 1998 (Argyll 1.6.3 3D)
43.42% AdobeRGB 1998 (Argyll 2.2.0 3D)
63.3% sRGB (Argyll 2.2.0 3D)
42.03% Display P3 (Argyll 2.2.0 3D)
Gamma: 2.44

Dal punto di vista soggettivo, rileviamo che gli spigoli prodotti dal design pentile del pannello non mettono in giusto risalto la luminosità del colore. Tuttavia, nel complesso, l'immagine è bella, con una elevata luminosità ed un contrasto ragionevolmente buono — ed in particolare i contenuti in movimento ( come un video), mettono in risalto la disposizione pentile. I nostri rilievi confermano le impressioni: con una luminosità media di 340.5 cd/m², il pannello va ben oltre i 268.3 cd/m² rilevati sullo Yoga 13, ed appena 10 sotto il valore dichiarato da Lenovo di 350 cd/m². Tuttavia, la luminosità massima con la sola batteria è di appena 302.5 cd/m² — buona, ma un po' deludente. Mentre, il contrasto da 496:1 è attualmente inferiore a quello dello Yoga 13 (923:1), ma la differenza non si nota nell'utilizzo quotidiano, e non è un valore scarso. Tale cale corrisponde ad una riduzione del valore del nero, che si attesta a 0.749 (Yoga 13: 0.31). La buona distribuzione della luminosità dell'87%, d'altro canto, consente di avere una illuminazione relativamente uniforme su tutto lo schermo.

Interessante il fatto che mentre Lenovo dichiara che il pannello IPS dello Yoga 2 Pro ha una gamma di colore del 74%, noi abbiamo rilevato soltanto un 58% di copertura dello spettro sRGB. C'è la possibilità che questi risultati possano essere stati influenzati dalle citate idiosincrasie RGBW, ma non ne abbiamo la certezza.

vs. sRGB
vs. sRGB
vs. IdeaPad Yoga 13
vs. IdeaPad Yoga 13
vs. Dell XPS 12-9Q33
vs. Dell XPS 12-9Q33
vs. HP Spectre X2
vs. HP Spectre X2

Usando CalMAN 5, possiamo evidenziare l'eccessiva presenza di toni gialli come abbiamo già anticipato. Questa calibrazione è stata fatta prima di aggiornare il BIOS, e (nei fatti è stato così), questi problemi in parte sono stati risolti. In altri settori, le cose sono più positive: un DeltaE medio di 3.14 (ideale: 0) ed una gamma totale di 2.44 (ideale: 2.2)—entrambi pre-calibrazione—sono abbastanza buoni.

Analisi del colore (pre-calibrazione)
Analisi del colore (pre-calibrazione)
Analisi Saturazione (pre-calibrazione)
Analisi Saturazione (pre-calibrazione)
Analisi Scala dei grigi (pre-calibrazione)
Analisi Scala dei grigi (pre-calibrazione)
Analisi del colore (post-calibrazione)
Analisi del colore (post-calibrazione)
Analisi Saturazione (post-calibrazione)
Analisi Saturazione (post-calibrazione)
Analisi Scala dei grigi (post-calibrazione)
Analisi Scala dei grigi (post-calibrazione)

A causa del vetro edge-to-edge, l'utilizzo all'aperto risulta comodo solo all'ombra. Nonostante il buon valore di 303 cd/m² di luminosità massima con la batteria, che aiuta a ridurre i riflessi derivanti dalla rifinitura lucida, ma che comunque non riescono ad essere eliminati in modo adeguato. D'altro canto, gli angoli di visuale sono fantastici grazie al pannello IPS. 

All'ombra
All'ombra
Al sole
Al sole
Angoli di visuale
Angoli di visuale

Prestazioni

Ci sono tra diverse opzioni di CPU per lo Yoga 2 Pro, tutte appartenenti alla famiglia Haswell con architettura da 22 nm. Come base abbiamo una Intel Core i3-4010U (1.7 GHz), e come top un Core i7-4500U (da 1.8 GHz fino a 3.0 GHz). L'unità che abbiamo recensito ha una opzione che si trova nel mezzo, una Intel Core i5-4200U con un clock rate base da 1.6 GHz ed un Turbo Boost fino a 2.6 GHz (single-core) o 2.3 GHz (multi-core). Con un TDP di appena 15 W, è sotto di 2 W persino rispetto allo Yoga 13’ che monta un Ivy Bridge Core i5-3317U. Maggiori informazioni su questo processore possono essere reperite sulla nostra pagina dedicata qui.

Attualmente Lenovo offre solo una configurazione per la memoria dello Yoga 2 Pro sui modelli CTO: 4 GB di RAM DDR3L-1600 MHz, presenti anche sul nostro dispositivo. Tuttavia, i modelli preconfigurati dai rivenditori offrono fino ad 8 GB di memoria. La memoria è saldata direttamente sulla scheda e di conseguenza non aggiornabile. Non ci sono slots liberi a disposizione per l'aggiunta di SODIMMs.

Per verificare come le prestazioni cambiano quando si scollega l'alimentazione, abbiamo usato 3DMark 06 con la sola batteria; ne è risultato un puteggio di 5509 (contro i 5584 con l'alimentazione) scongiurando così particolari problemi. Abbiamo anche fatto i consueti controlli con DPC Latency Checker senza trovare picchi di latenze anche con tutti i moduli radio wireless attivi.

CPU-Z CPU
CPU-Z CPU
CPU-Z Cache
CPU-Z Cache
CPU-Z Scheda Madre
CPU-Z Scheda Madre
CPU-Z Memoria
CPU-Z Memoria
CPU-Z RAM SPD
CPU-Z RAM SPD
GPU-Z
GPU-Z
HD Tune
HD Tune
DPC Latency Checker
DPC Latency Checker
Informazioni di sistema Lenovo IdeaPad Yoga 2 Pro

Processore

In confronto con altre CPUs (secondo il nostro database), le prestazioni del Core i5-4200U dovrebbero essere paragonabili all'Ivy Bridge Intel Core i5-3337U, che è leggermente superiore all'i5-3317U presente sul precedente Yoga 13. I nostri synthetic CPU benchmarks dello Yoga 2 Pro hanno dato risultati misti. Ad esempio, rispetto ad altri notebooks con Core i5-4200U, 726 secondi in wPrime 1024m non sono male (la media è di circa 718 secondi), ma un risultato di 804 secondi nel superPi 32m non è eccellente. I risultati non sono eccellenti come quelli di molti rivali più potenti, come il Microsoft Surface Pro 2 (wPrime 1024m: 661 / superPi 32m: 722) ed il Lenovo ThinkPad T440s 20AQ-S00500 (658 / 740). Lo stesso discorso vale per il Cinebench R11.5 Multi 64-bit, dove lo Yoga 2 Pro ha un risultato di 2.39, appena nella media.

Cinebench R10 Shading 32Bit
6370
Cinebench R10 Rendering Multiple CPUs 32Bit
7602
Cinebench R10 Rendering Single 32Bit
3765
Cinebench R10 Shading 64Bit
6504 Points
Cinebench R10 Rendering Multiple CPUs 64Bit
9940 Points
Cinebench R10 Rendering Single CPUs 64Bit
4975 Points
Cinebench R11.5 OpenGL 64Bit
18.72 fps
Cinebench R11.5 CPU Multi 64Bit
2.39 Points
Cinebench R11.5 CPU Single 64Bit
1.13 Points
Aiuto

Prestazioni di sistema

Indipendentemente dal fatto che le prestazioni della CPU non sono state sorprendenti, nel complesso le prestazioni di sistema non sono per niente lente. Soggettivamente, le applicazioni si caricano in modo scattante ed i tempi di avvio e di arresto sono incredibilmente ridotti. Questo è dovuto principalmente al veloce solid-state drive presente sullo Yoga 2 Pro (che vedremo in dettaglio di seguito).

Per confermare queste sensazioni, abbiamo usato PCMark. Lo Yoga 2 Pro con un punteggio di 4670 e 10818 nel PCMark 7 e PCMark Vantage mostra subito le sue eccellenti prestazioni di sistema. Si colloca leggermente sopra allo Yoga 13 che si ferma a 4396 nel PCMark 7, ed è abbastanza scattante per non avere sensazioni di lentezza nell'utilizzo quotidiano (PCMark Vantage è risultato incompatibile con Windows 8 al momento della recensione, e quindi non ci sono parametri di confronto).

PCMark Vantage Result
10818 punti
PCMark 7 Score
4670 punti
Aiuto

Dispositivi di Archiviazione

L'SSD Samsung da 128 GB del nostro modello
L'SSD Samsung da 128 GB del nostro modello

Il dispositivo di archiviazione è responsabile delle veloci prestazioni con le applicazioni, ed è una delle tre opzioni disponibili per lo Yoga 2 Pro: il dispositivo è disponibile con dimensioni da 128 GB, 256 GB, e 512 GB. Il nostro modello montava la versione più piccola (128 GB); in particolare si tratta di un Samsung PM841 MZMTD128HAFV mSATA SSD. Le sue prestazioni, tuttavia, sono abbastanza buone; con un punteggio totale di 732 nell'AS SSD ed un valore di lettura sequenziale di 501.27 MB/s, risulta molto veloce nell'accesso ai dati. Il suo collo di bottiglia sono le prestazioni in scrittura, con appena 129.67 MB/s siamo a livelli bassi per un SSD.

Fortunatamente, se dovesse essere un problema, è facile sostituire il drive dello Yoga 2 Pro. in quanto i componenti sono accessibili tramite un pannello sul lato inferiore, da dove è possibile sganciare l'SSD mSATA e sostituirlo con un modello più veloce.

Samsung SSD PM841 MZMTD128HAFV mSATA
Valore Minimo di trasferimento: 359 MB/s
Valore Massimo di trasferimento: 411.3 MB/s
Valore Medio di trasferimento: 391.9 MB/s
Tempi di accesso: 0.1 ms
Burst Rate: 146.7 MB/s
Utilizzo CPU: 2.8 %

Prestazioni GPU

La GPU dello Yoga 2 Pro è la Intel HD Graphics 4400 integrata con una velocità clock che varia da 200 a 1000 MHz (massimo con Turbo Boost). Molto similmente a quanto accaduto l'anno scorso con l'IdeaPad Yoga 13 (così come con altre macchine ULV), le prestazioni della GPU sono limitate notevolmente limitate dall'incapacità della macchina di gestire il clock rate massimo con il Turbo Boost rispetto ad altri modelli. Quando la GPU è attiva, vediamo la velocità clock bloccarsi a 1000 MHz (massima velocità con Turbo Boost), ma poco dopo crolla rapidamente a 500 – 600 MHz e resta a questi livelli. Questo crollo potrebbe essre dovuto dalla temperatura che arriva a 65 gradi C; prima di questo livello, il Turbo Boost raggiunge il massimo.

Questo ovviamente influisce negativamente sulle prestazioni gaming, sebbene i punteggi siano ancora sopra la media rispetto ai concorrenti con dotazioni simili. Punteggi di 5584 e 897 nel 3DMark 06 e nel 3DMark 11 sono notevoli considerando l'aspetto low-voltage, tuttavia sono facilmente superati, ad esempio, dall'Acer Aspire V7-582P-6673 con 6204 e 964. Sebbene parliamo di due settori completamente diversi, i punteggi dello Yoga 13 di 4368 e 573, valori impensabili nello scenario ULV prima dell'avvento di Haswell.

Il nostro test pratico con i giochi conferma quanto appena detto, con punteggi complessivamente buoni, ma niente di speciale. Potete trovare tutti i risultati nella tabella che segue.

3DMark 03 Standard
14227 punti
3DMark 06 Standard Score
5584 punti
3DMark Vantage P Result
3742 punti
3DMark 11 Performance
897 punti
Aiuto
basso medio alto ultra
Metro 2033 (2010) 16.67 12.33 6.29
StarCraft 2 (2010) 116.3 32.4 18.4 10
BioShock Infinite (2013) 31.43 16.21 14.06 4.68

Emissioni

Rumorosità

Lo Yoga 2 Pro fa un ottimo lavoro, restando silenzioso in ogni situazione, indipendentemente dal tipo di lavoro. Abbiamo registrato una rumorosità massima di appena 37.2 dB(A) anche con carico di lavoro elevato, e con un valore medio di appena 29.9 dB(A) in modalità idle. Come suggeriscono questi risultati, il portatile non è mai fastidioso. Mentre i livelli sotto carico somigliano a quelli dello Yoga 13, i livelli idle sono di 5 dB(A) inferiori, un aspetto da non sottovalutare.

Rumorosità

Idle
29.8 / 29.9 / 30 dB(A)
Sotto carico
34.2 / 37.2 dB(A)
  red to green bar
 
 
30 dB
silenzioso
40 dB(A)
udibile
50 dB(A)
rumoroso
 
min: dark, med: mid, max: light   BK Precision 732A (15 cm di distanza)

Temperature

Una delle due ventole
Una delle due ventole

Fortunatamente, questi ottimi livelli di silenziosità vengono solo in parte pagati in termini di temperature. Mentre il punto più caldo dello Yoga 13 sotto carico arrivava a 41.6 °C nella parte superiore destra del portatile, lo Yoga 2 Pro resta di 4 °C sopra con 45.8 °C nella parte superiore centrale della tastiera. Tuttavia non ci sembra sia un problema, ed il lato inferiore è anche un po' più fresco, con un massimo di appena 43.2 °C. In idle, non ci sono problemi di surriscaldamento, il valore massimo in queste condizioni è di appena 30.4 °C.

Carico massimo
 31.8 °C45.8 °C34.2 °C 
 27.4 °C30.6 °C27.8 °C 
 25.2 °C24.6 °C24.8 °C 
Massima: 45.8 °C
Media: 30.2 °C
33 °C43.2 °C33 °C
29.6 °C31.8 °C27.6 °C
26.6 °C27.8 °C26.4 °C
Massima: 43.2 °C
Media: 31 °C
Alimentazione (max)  39.8 °C | Temperatura della stanza 20 °C | Raytek Raynger ST
(+) La temperatura media del lato superiore sotto carico massimo e' di 30.2 °C / 86 F, rispetto alla media di 30.2 °C / 86 F per i dispositivi di questa classe Convertible.
(-) La temperatura massima sul lato superiore è di 45.8 °C / 114 F, rispetto alla media di 35.3 °C / 96 F, che varia da 19.6 a 55.7 °C per questa classe Convertible.
(±) Il lato inferiore si riscalda fino ad un massimo di 43.2 °C / 110 F, rispetto alla media di 36.7 °C / 98 F
(+) In idle, la temperatura media del lato superiore è di 25.7 °C / 78 F, rispetto alla media deld ispositivo di 30.2 °C / 86 F.
(+) I poggiapolsi e il touchpad sono piu' freddi della temperatura della pelle con un massimo di 25.2 °C / 77.4 F e sono quindi freddi al tatto.
(+) La temperatura media della zona del palmo della mano di dispositivi simili e'stata di 28.1 °C / 82.6 F (+2.9 °C / 5.2 F).

Stress Test

Massimo stress della CPU
Massimo stress della CPU
Massimo stress della GPU
Massimo stress della GPU
Massimo stress della del sistema (CPU e GPU)
Massimo stress della del sistema (CPU e GPU)

Noi di Notebookcheck mettiamo i portatili sotto stress per vedere le loro capacità con grosso carico di lavoro. Per simulare questo stress usiamo FurMark e Prime95.

Sotto massimo stress della CPU (usando Prime95), abbiamo notato unclock rate stabile di 2.3 GHz, ossia il massimo multi-core Turbo Boost per la CPU i5-4200U. Mentre, sotto massimo stres della GPU (usando FurMark), le cose non sono altrettanto positive: sebbene la macchina inizia con il massimo Turbo clock della GPU di 1000 MHz, non appena la temperatura arriva a 65 °C, il clock rate crolla ed inizia a variare tra 550 MHz e 600 MHz—molto sotto il massimo livello. Tuttavia, poiché queste frequenze sono ancora sopra il clock rate base di 200 MHz, non possiamo definirlo throttling; piuttosto è una semplice incapacità di mantenere il massimo clock rate del Turbo Boost.

Infine, abbiamo affrontato il massimo stress di CPU e GPU simultaneamente per provare una situazione poco realistica per il notebook. In queste condizioni, non sorprende che la macchina metta il freno: il clock rate GPU si ferma ad appena 450 MHz, ed entrambi i cores CPU si bloccano a 897 MHz (la metà del clock rate base, qui si tratta proprio di throttling).

Abbiamo lanciato il 3DMark 06 subito dopo il nostro stress test per valutare eventuali cali di prestazioni. Fortunatamente, non ce ne sono state con un punteggio di 5531.

Casse

Le casse hanno un volume sufficiente ed un bilanciamento rispettabile
Le casse hanno un volume sufficiente ed un bilanciamento rispettabile

Lo Yoga 2 Pro monta due casse montate sul fondo. Come tutte le casse montate sul lato inferiore, sono pensate per quando si usa la macchina su una superficie rigida, quindi le capacità diminuiscono in modalità Tablet, Tent, o Stand. Tuttavia, il volume è sufficiente, e fanno un lavoro abbastanza buono producendo un output bilanciato. Non è una qualità eccellente, ma molto meglio rispetto a vari concorrenti Ultrabooks.

Autonomia della batteria

Nuovo ed impressionante come l'originale Yoga 13, non ci sono modifiche per l'autonomia della batteria. Sarebbe interessante vedere se la CPU Haswell dello Yoga 2 Pro riesca ad ottimizzare i consumi usando una risoluzione ultra elevata rispetto al modello dello scorso anno.

Per il nostro test della batteria, abbiamo simulato un carico massimo per valutare l'ipotetica autonomia minima del sistema. A questo proposito, abbiamo settato il profilo High Performance, portato la luminosità al massimo, abilitato tutti i moduli wireless, ed usato il Battery Eater Pro Classic Test. Il risultato è stato di appena 1 ora e 51 minuti, leggermente sotto il risultato dello Yoga 13.

Sul versante opposto, l'autonomia massima è stata valutata con il profilo di risparmio energetico, luminosità minima dello schermo, moduli wireless disattivati, ed il Battery Eater Pro Reader’s Test. In questo caso, il notebook è arrivato a 9 ore e 15 minuti.

Infine, per il nostro test di navigazione tramite Wi-Fi, abbiamo riabilitato i moduli wireless, selezionato il profilo bilanciato, portato la luminosità a 5/10 (più vicino possibile ai 150 cd/m²), e navigato il web tramite uno script che simulava la classica attività di browsing. In queste condizioni più realistiche, abbiamo registrato una autonomia di 5 ore e 35 minuti—circa un'ora in più dello Yoga 13 (4:29), ma di meno rispetto ad altri attuali Ultrabooks, inclusi quelli che montano schermi con risoluzione elevata ed alta luminosità con configurazioni identiche, come il Dell XPS 12-9Q33 (che raggiunge le 8 ore e 47 minuti nello stesso test).

Autonomia minima della batteria (Classic Test)
Autonomia minima della batteria (Classic Test)
Autonomia massima della batteria (Reader's Test)
Autonomia massima della batteria (Reader's Test)
Navigazione con Wi-Fi
Navigazione con Wi-Fi
Autonomia della batteria
Idle (senza WLAN, min luminosità)
9ore 15minuti
Navigazione WiFi
5ore 35minuti
Sotto carico (max luminosità)
1ore 51minuti

Verdict

The Lenovo Yoga 2 Pro
The Lenovo Yoga 2 Pro

Lo Yoga 2 Pro è un dispositivo ambizioso, che monta uno degli schermi per portatili più sorprendenti che abbiamo visto sino ad oggi e mantiene gli elevati livelli del predecessore aggiungendo il vantaggio di un design convertibile unico. Non solo dobbiamo citare l'eccellente qualità di costruzione e l'incredibile velocità di sistema complessivamente, ma ci sono anche un'ottima tastiera ed un eccellente touchpad senza contare lo schermo multi-touch a 10 punti. Infine, è stato fatto un ottimo lavoro nella gestione delle temperature, mantenendo bassa la rumorosità.

Sicuramente un passo in avanti rispetto all'ultimo Yoga 13, ma nonostante il suo trionfo, ci sono ancora alcune aree che potrebbero migliorare. Innanzitutto, per quanto sia eccezionale lo schermo e le proprietà RGBW producono alcuni effetti non voluti(contorni jagged sharp ed idiosincrasie della saturazione del colore) che possono dare fastidio. Non sempre Windows e le sue applicazioni reggono una risoluzione così elevata, e possono verificarsi frequenti anomalie delle proporzioni, con elementi della GUI sovra o sottodimensionati. Lo Yoga 2 Pro potrebbe fare meglio anche per l'autonomia della batteria — se vuole competere con i migliori Ultrabooks — inoltre non regge l'eccessivo stress della GPU senza ridurre il clock rate. Infine, abbiamo avuto qualche noia con la connessione wireless e con l'oscillazione dello schermo.

Alternative valide includono l'HP Spectre 13-h205eg x2, il Dell XPS 12-9Q33, l'HP EliteBook Revolve 810, ed il Sony Vaio Duo 13 SVD1321M2E, tutte macchine potenti. Nel complesso, tuttavia, lo Yoga 2 Pro è convincente per il settore convertible — e merita l'attenzione di chiunque debba effettuare un acquisto, nonostante il suo prezzo e qualche pecca.

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Recensione: Lenovo Yoga 2 Pro
Recensione: Lenovo Yoga 2 Pro

Specifiche tecniche

Lenovo Yoga 2 Pro (Yoga Serie)
Processore
Intel Core i5-4200U 2 x 1.6 - 2.6 GHz, Haswell
Scheda grafica
Intel HD Graphics 4400, Core: 1000 MHz, 10.18.10.3304
Memoria
4 GB 
, DDR3L 1600 MHz (saldata)
Schermo
13.30 pollici 16:9, 3200 x 1800 pixel, si, multi-touch a 10-punti, Samsung SDC424A, IPS, lucido: si
Scheda madre
Intel Lynx Point-LP
Harddisk
Samsung SSD PM841 MZMTD128HAFV mSATA, 128 GB 
, 128 GB
Scheda audio
Realtek ALC283 @ Intel Lynx Point PCH - High Definition Audio Controller
Porte di connessione
1 USB 2.0, 1 USB 3.0 / 3.1, 1 HDMI, Connessioni Audio: 3.5 mm combo, Lettore schede: SD / MMC, Sensori: Giroscopio, sensore di luminosità ambientale
Rete
Intel Wireless-N 7260 (b/g/n = Wi-Fi 4/), Bluetooth 4.0 + HS
Dimensioni
altezza x larghezza x profondità (in mm): 16 x 329 x 219
Batteria
54 Wh polimeri di litio
Sistema Operativo
Microsoft Windows 8 64 Bit
Camera
Webcam: 720p HD
Altre caratteristiche
Casse: 2.0, sul lato inferiore, down-firing , Tastiera: Chiclet, Illuminazione Tastiera: si, McAfee® Internet Security™ (30 giorni di prova), VeriFace® Pro, OneKey® Recovery, Microsoft Office 365 Home Premium 30 giorni di prova, Lenovo® Cloud Storage, CyberLink YouCam, Phone Companion, Yoga Camera Man, Yoga Chef, Yoga Photo Touch, Zinio, Sk
Peso
1.398 kg, Alimentazione: 292 gr
Prezzo
1300 Euro

 

Molto simile allo Yoga 13...
Molto simile allo Yoga 13...
...ma più sottile e leggero.
...ma più sottile e leggero.
Viti torx per accedere all'interno
Viti torx per accedere all'interno
La tastiera non è buona come quella dello Yoga 13
La tastiera non è buona come quella dello Yoga 13
Flessibile e creativo
Flessibile e creativo
La superficie soft-touch è un plus
La superficie soft-touch è un plus
La cover posteriore è l'unico ostacolo tra l'utente e la maggioranza dei componenti
La cover posteriore è l'unico ostacolo tra l'utente e la maggioranza dei componenti
Doppia ventola di raffreddamento
Doppia ventola di raffreddamento
La RAM è saldata sulla scheda
La RAM è saldata sulla scheda
A sinistra: Yoga 2 Pro; A destra: Yoga 13
A sinistra: Yoga 2 Pro; A destra: Yoga 13
La tastiera è stata leggermente ribassata
La tastiera è stata leggermente ribassata
Lato superiore: Yoga 2 Pro; Lato inferiore: Yoga 13
Lato superiore: Yoga 2 Pro; Lato inferiore: Yoga 13

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Links

  • Informazioni sul produttore

Confronto prezzi


Pro

+Schermo con risoluzione elevata eccellente
+Ottima luminosità
+Prestazioni di sistema complessivamente eccellenti
+Buoni i dispositivi di input
+Resistente nonostante l'abbondanza di plastica
+Buona gestione termica con rumorosità contenuta
+Hardware aggiornato rispetto ai precedenti modelli Yoga
 

Contro

-L'elevata risoluzione dello schermo non è pienamente supportata da tutte le applicazioni, ed in alcuni casi peggiora, anche con Windows
-Batteria sotto la media della sua classe
-Problemi con collegamento wireless anche con drivers aggiornati
-Throttling frequente ed immediato sotto massimo carico di sistema e GPU
-Leggera oscillazione dello schermo quando si digita o si tappa

Sintesi

Cosa abbiamo apprezzato

L'eccezionale risoluzione e lo schermo IPS molto luminoso, il peso contenuto, la qualità dei materiali, e le prestazioni veloci per un convertibile potente ed affidabile.

Cosa avremmo voluto vedere

Una migliore autonomia ed un supporto per schermi con risoluzione QHD+, oltre alla correzione dei vari problemi che abbiamo evidenziato.

Cosa ci ha sorpreso

3200x1800 pixels!

La concorrenza

Dell XPS 12-9Q33

HP Spectre 13-h205eg x2

HP EliteBook Revolve 810

Sony Vaio Duo 13 SVD1321M2E

Lenovo ThinkPad Helix

Punteggio


Lenovo Yoga 2 Pro - 03/20/2014 v4(old)
Steve Schardein

Chassis
86 / 98 → 88%
Tastiera
73%
Dispositivo di puntamento
83%
Connettività
53 / 80 → 66%
Peso
70 / 35-78 → 81%
Batteria
86%
Display
81%
Prestazioni di gioco
60 / 68 → 88%
Prestazioni Applicazioni
80 / 87 → 92%
Temperatura
84%
Rumorosità
93%
Audio
40 / 91 → 44%
Fotocamera
38 / 85 → 45%
Media
71%
80%
Convertible - Media ponderata
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Steve Schardein (Update: 2014-09-19)